L'iniziativa mira a raccogliere e analizzare i documenti biografici, intellettuali ed etici degli studiosi islamici nel corso della storia, creando un quadro strutturato per la ricerca futura e la conservazione culturale. Si prevede che il progetto culminerà nella creazione di quello che gli organizzatori descrivono come il più grande museo dedicato agli studiosi musulmani nel mondo islamico.
Hojat-ol-Islam Hamid Mohammadi, membro del consiglio direttivo del congresso, ha affermato durante una conferenza stampa a Teheran che "esaminare le vite benedette degli studiosi musulmani è una delle questioni più importanti, a lungo trascurate".
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Ha osservato che il team di ricerca ha finora estratto 33.000 titoli biografici dalle vite degli studiosi, con l'obiettivo di utilizzarli come modelli per l'istruzione e l'orientamento sociale.
"Abbiamo compilato un elenco completo di studiosi attivi in campo politico e introdotto per la prima volta decine di nuove classificazioni", ha affermato.
Mohammadi ha spiegato che la prima fase del progetto ha comportato lo studio di 84.000 studiosi religiosi all'interno di queste 33.000 categorie. L'obiettivo finale, ha aggiunto, è quello di costruire un ampio database che servirà da base per un museo e un archivio digitale.
Ha affermato che il progetto esamina quattro dimensioni chiave – le condizioni, i pensieri, i detti e le azioni degli studiosi – e ha già identificato 1.100 istituzioni attive in questo ambito.
"Dal 2018, abbiamo organizzato 80 milioni di punti dati e la fase successiva consiste nello sviluppare algoritmi per allinearli al Corano, agli Hadith e all'eredità di importanti studiosi", ha affermato.
L'obiettivo a lungo termine, secondo Mohammadi, è quello di espandere la raccolta dati a 1,5 miliardi di voci, consentendo un processo di studio e di costruzione di modelli più completo. "Attraverso questo congresso, tendiamo una mano a pensatori e studiosi interessati in tutto il mondo islamico", ha aggiunto.
Ha inoltre delineato i piani per l'applicazione della ricerca in contesti pratici come le professioni e l'istruzione, affermando che la fase più cruciale sarà l'implementazione.
Il congresso internazionale è previsto per il 23 ottobre, con 80 articoli di ricerca già presentati.
Mohammadi ha osservato che il mondo islamico possiede "un ricco patrimonio di civiltà" e che riscoprire l'eredità intellettuale e morale dei suoi studiosi potrebbe contribuire a rafforzare le basi culturali ed educative per le generazioni future.
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