IQNA

Per poter sconfiggere I complotti del oppressori servono gli elementi come resistenza e intelligenza

1:41 - November 06, 2011
Notizie ID: 2217994
Nel messaggio della Guida Suprema al congresso di Hajj gli elementi come la resistenza e inteligenza sono definiti come due elementi fondamentali per sconfiggere i complotti contro il mondo islamico
Per poter sconfiggere I complotti del oppressori servono gli elementi come resistenza e intelligenza
Nel messaggio della Guida Suprema al congresso di Hajj gli elementi come la resistenza e inteligenza sono definiti come due elementi fondamentali per sconfiggere i complotti contro il mondo islamico
il messagio nella versione completa e seguente:
Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso,
E la Lode appartiene al Signore dei due mondi e la Pace di Dio sia sul nostro profeta Mohammad il prescelto e la sua stirpe ed i suoi nobili compagni.

Adesso è giunta la primavera del Hajj (pellegrinaggio islamico/ndr), con la sua innata freschezza, bellezza spirituale e imponenza e grandiosità , ed ha fatto librare in volo alla pari di farfalle entusiaste i cuori dei fedeli attorno alla Kaaba (edificio cubico al centro della Mecca costruito da Abramo e Ismaele, la pace sìa con loro/ndr) del monoteismo e dell’unità.

Mecca e Mena e Mashaar e Arafat(gli ultimi tre sono luoghi attraverso i quali i fedeli passano durante i riti del pellegrinaggio islamico/ndr), sono il luogo di riunione di uomini felici che hanno risposto al giubilo “Chiama le genti al pellegrinaggio…” (Corano, sura Hajj, versetto 27/ndr) ed hanno avuto l’onore di partecipare al ricevimento del Signore Misericordioso e Generoso. Questo luogo è quella casa sacra e quel nucleo di guida dalla quale si diffusero come raggi i segni chiari di Dio donando a tutti sicurezza e serenità.

Lavate il vostro cuore nella purezza del Dhikr (ricordo di Dio/ndr) e nell’umiltà; aprite gli occhi del vostro cuore ai segni chiari del divino; siate puri e arresi al volere di Dio, solo così sarete realmente Suoi servi; ricordatevi di quel padre che con obbedienza portò fino al sacrificio il suo Ismaele e mostrò a tutti noi la strada da percorrere per ottenere l’amicizia del Glorioso Signore e promettete a voi stessi di percorrere questa strada con l’impegno sincero e la volontà da credenti che avete.

Il pulpito di Abramo (Maqame Ibrahim) è uno di quei segni chiari. Il luogo dove è rimasta l’orma del piede di Abramo (la pace sìa con lui), accanto alla nobile Kaaba, è solo un simbolo del pulpito di Abramo. Il vero pulpito di Abramo sono la sua purezza, la sua abnegazione, il suo altruismo; la sua potenza di opporsi alle voglie dell’anima bassa e di avere la meglio persino sull’amore paterno e di lottare con il Namrud(malvagio re mesopotamico contemporaneo di Abramo che cerco’ invano di ucciderlo gettandolo nel fuoco/ndr) ed il dominio della miscredenza e dell’idolatria.

Queste due vie di salvezza sono ora dinanzi ad ognuno dei membri della Ummah islamica (comunità mondiale dei fedeli/ndr). È l’impegno, il coraggio, e la fermezza di ognuno di noi che ci può guidare verso quegli stessi obbiettivi delineati dinanzi all’umanità dai profeti divini, da Adamo a Mohammad (la pace sìa con loro): dignità e felicità in questa e nell’altra vita.

Al cospetto di tutta la Ummah islamica, è degno che i pellegrini si occupino degli argomenti più importanti del mondo islamico. Ora, in testa a tutti gli argomenti, vi è la rivoluzione in alcuni importanti paesi islamici. Tra il pellegrinaggio dell’anno scorso e quello di quest’anno si sono verificati nel mondo islamico dei fatti che possono cambiare il destino dell’intera Ummah islamica e che promettono un futuro brillante e pieno di dignità e progresso materiale e morale. In Egitto, Tunisia e Libia i Taghut(termine coranico che indica governanti diabolici, ingiusti e ribelli a Dio/ndr) dittatori, corrotti e dipendenti dall’estero sono stati rovesciati ed in altri paesi le onde impetuose della rivoluzione popolare minacciano le regie dei ricchi e dei potenti.

Questa nuova pagina della storia della nostra Ummah rende palesi verità che sono tutte segno chiaro della forza divina e che ci danno lezioni molto preziose. Queste verità devono essere prese in considerazione nei calcoli di tutti i popoli musulmani.

Primo il fatto che ora, dal cuore di popoli che per decenni sono stati sotto il dominio politico degli stranieri, è nata una giovane generazione che crede in se in maniera formidabile e che ha sfidato i pericoli e le potenze nella speranza di poter cambiare il proprio destino e la propria situazione.

Poi il fatto che nonostante la volonta’ dei governanti secolari e i loro sforzi ufficiali e segreti per cancellare la fede religiosa, in questi paesi, l’Islam, con la sua diffusione e la sua presenza palese e imponente, è divenuto la guida dei cuori e delle menti ed è come una sorgente limpida che scorre nella parola, nel fare e nel vivere di milioni di persone e che ha dato vigore alle loro società. I minareti, le moschee, i takbir (Allah-u-Akbar, Dio è il più grande, uno degli slogan più diffuse delle rivoluzioni nei paesi islamici/ndr) e gli slogan islamici, sono segni chiari di questa realtà e recentemente le elezioni in Tunisia ne sono una conferma. Indubbiamente le elezioni libere in ogni altra nazione islamica non possono che dare lo stesso tipo di risultato.

Poi c’è da dire che i fatti di quest’anno, hanno mostrato a tutti che Dio, l’Invincibile, il Possente, ha collocato nella volontà dei popoli tanta di quella forza che nulla è in grado di resistere a tale forza. I popoli, con questa forza divina, hanno la capacità di cambiare il proprio destino e di ottenere la vittoria promessa da Dio.

In più, i governi imperialisti ed in testa a tutti l’America, che nel corso di lunghi anni, usando trabocchetti politici e polizieschi, hanno sottomesso i governi della regione, pensavano di avere aperto una strada eterna per il dominio economico, culturale e politico su questa zona sensibile del pianeta. Ora quei governi sono colpiti dall’ira e dall’odio dei popoli della regione. È sicuro che i sistemi che nasceranno da queste rivoluzioni non accetteranno mai più l’umiliante condizione disuguale del passato e la geopolitica della regione passerà in mano ai popoli e la sua direzione sarà quella dell’indipendenza completa e della dignità.

Ormai la natura ipocrita e falsa delle potenze occidentali è stata scoperta dai popoli di questi paesi. In Egitto, Tunisia e Libia, in ognuno in modi diversi, America ed Europa hanno cercato di salvaguardare le proprie pedine sul campo ma quando hanno capito che l’onda popolare non poteva essere fermata, hanno cambiato posizione mostrando alla gente un sorriso ipocrita di sostegno.

Le verità preziose e i segni palesi del Signore nei fatti dell’ultimo anno in questa zona sono numerosi e vederli non è difficile per coloro che sono dotati di intelletto.

Nonostante ciò, è necessario ricordare che oggi tutta l’Ummah islamica e soprattutto i popoli insorti hanno bisogno di due elementi principali:

Primo: Dare continuità alla resistenza ed evitare seriamente l’indebolimento della ferma volontà di cambiare. L’ordine divino al grande profeta, che la pace sia su di lui e la sua immacolata progenie, nel Corano è riportato così: “Sii dunque retto come ti è stato ordinato, tu e coloro che si sono convertiti insieme con te. Non prevaricate…” (Corano, sura Hud, versetto 112/ndr) e “Invitali dunque, procedi con rettitudine come ti è stato ordinate…”(Corano, sura La Consultazione, versetto 15/ndr) ed inoltre nel Corano troviamo: “Disse Mosè al suo popolo: “Chiedete aiuto ad Allah e sopportate con pazienza: la terra è di Allah, ed Egli ne fa erede colui che sceglie tra i Suoi servi. L’esito felice sarà per coloro che [Lo] temono” (Corano, sura Al-A’raf, versetto 128/ndr).

La taqwa, il timore di Dio, per i popoli che hanno dato vita alle rivoluzioni, è non fermare il loro sacro movimento e non farsi soddisfare dalle conquiste di medio termine. Questa è quella taqwa importante ai quali posseditori è stato promesso “un destino felice”.

Secondo: Essere vigili dinanzi agli inganni degli imperialisti internazionali e delle potenze che sono state danneggiate da queste rivoluzioni. Loro non se ne staranno con le mani in mano e con tutta la loro capacità politica, economica e d’intelligence, cercheranno di restaurare la loro influenza ed il loro potere in questi paesi. Il loro strumento è la corruzione, l’inganno e la minaccia. L’esperienza dimostra che tra l’elite di ogni società ci sono individui che si lasciano vincere con questi strumenti e purtroppo queste persone, in buona o in cattiva fede, fanno il gioco del nemico. L’occhio attento dei giovani, degli intellettuali e dei religiosi deve vigilare sulla situazione.

Il pericolo più importante è l’ingerenza e l’influenza del fronte della miscredenza e dell’imperialismo nella struttura politica nuova che si va a formare in questi paesi. Loro adopereranno tutti i loro sforzi per evitare che l’identità dei nuovi governi sia islamica e popolare. Tutti coloro che hanno a cuore questi paesi, la loro dignità ed il loro progresso devono impegnarsi per garantire che la struttura dei nuovi governi sia islamica e democratica; in quest’ambito è importante il ruolo delle nuove Costituzioni. L’unità nazionale ed il riconoscimento ufficiale delle diversità religiose, razziali e tribali, è la condizione da rispettare per raggiungere il successo in nella stesura di questi importanti documenti.

I popoli coraggiosi e rivoluzionari di Egitto, Tunisia, Libia e gli altri popoli svegli e combattenti sappiano che la loro salvezza dall’ingiustizia e dall’inganno dell’America e degli altri imperialisti occidentali dipende solo dagli equilibri di potere che devono cambiare a favore dei popoli. I musulmani per risolvere seriamente ed una volta per tutte il loro problema con l’imperialismo devono raggiungere lo status di potenza mondiale e ciò non è possibile a meno che ci sia unità, cooperazione e alleanza tra le nazioni islamiche. Questa è una delle volontà espresse dall’Imam Khomeini nel suo indimenticabile testamento. L’America e la Nato, con la scusa di quel dittatore e maligno di Gheddafi, hanno rovesciato fuoco per mesi sulla testa della gente in Libia. E Gheddafi era quello stesso personaggio che prima della rivoluzione coraggiosa del popolo libico veniva abbracciato da loro ed era un loro grande amico; con la sua mano rubavano la ricchezza della Libia e per ingraziarsi quella mano gliela stringevano oppure gliela baciavano (riferimento al famoso baciamano di Berlusconi/ndr). Dopo la rivoluzione della gente lo hanno reso la scusa per per distruggere tutte le infrastrutture della Libia. Quale governo ha potuto evitare la tragedia della strage del popolo libico e la distruzione di questo paese per mano della Nato? Fino a quando non verranno spezzati gli artigli e i denti alle potenze barbare e bramose di sangue dell’Occidente, pericoli simili minacceranno sempre i paesi islamici e la salvezza dei musulmani non è possibile se non con la formazione di un potente polo islamico.

L’Occidente, l’America ed il Sionismo oggi sono più deboli che mai. I problemi economici, gli insuccessi continui in Iraq e Afghanistan, le vaste proteste della gente in America e negli altri paesi occidentali che si diffondono sempre più, la lotta ed i sacrifici dei popoli di Libano e Palestina, le rivoluzioni coraggiose dei popoli di Yemen e Bahrain e quelle di altri paesi sotto influenza Usa, sono tutte buone novelle per la Ummah islamica e soprattutto per i paesi rivoluzionari. Gli uomini e le donne credenti, in tutto il mondo islamico e soprattutto in Egitto, Tunisia e Libia usino questa occasione per formare una potenza islamica internazionale. Gli intellettuali e le guide delle rivoluzioni facciano affidamento al grande Signore e si fidino della Sua promessa di vittoria e abbelliscano la nuova pagina della storia della Ummah islamica con le proprie conquiste che saranno motivo di soddisfazione di Dio e getteranno le basi per l’invio del Suo aiuto.

E che la pace sia sui servi giusti di Allah

Seyyed Ali Khamenei

ZilHajja del 1432 dell’egira lunare


893266
captcha