Arabia Saudita, pena di morte per dissidente politico Sheikh Al Nimr

Nel 2012 Al-Nimr, islamico moderato e dissidente politico e' stato condannato a morte dall'Arabia Saudita dopo aver criticato la monarchia.

In Arabia Saudita, la Corte suprema ha rigettato ieri l'appello contro la condanna a morte del più influente leader religioso e dissidente politico Sheikh Baqir al-Nimr. Lo ha fatto sapere il fratello dell'uomo, Mohammed, al quotidiano iraniano "Tasnim".

Al Nimr era stato arrestato nel 2012 a seguito di una serie di agitazioni nella Provincia orientale saudita, abitata in maggioranza dalla comunità sciita.

Nel 2012 Al-Nimr, guida della preghiera collettiva di Awamiyah, dissidente politico e islamico sciita moderato, e' stato condannato a morte dall'Arabia Saudita dopo aver criticato la monarchia. La pena di morte contro di lui e' stata definita assura da varie agenzie umanitarie che hanno chiesto la sua immediata liberazione.

I dissidenti politici e le minoranze sciite tra cui gli islamici moderati che sono contro il fondamentalismo sunnita, in Arabia saudita sono repressi e subiscono spesso incarcerazione, torture e pene ingiuste. La monarchia saudita non permette nessun tipo di critica e libertà di pensiero.

La notizia aveva provocato a sua volta un’ondata di proteste e scontri tra manifestanti e forze dell’ordine nei quali avevano perso la vita tre persone. La notizia del verdetto della Corte suprema di Riyad è stata già commentata dal viceministro degli Esteri iraniano, Hussein Amir Abdollahian, secondo cui “l’Arabia Saudita pagherà a caro prezzo l’esecuzione dello sceicco al Nimr”
Fonte :it.awdnews.com