L’imam di Reggio Emilia: «Piangiamo per la Francia»
«Il 90% dei musulmani è rappresentanto da brava gente. Il 10% invece dagli altri, da quelli che sono però in grado di creare un grande danno alla brava gente. Muslmani che interpretano a loro piacimento il Corano, per fini che non sono però spirituali».
Durante la preghiera delle 20, l’imam Baraa El Obeidi ha ribadito l’appello ai suoi fedeli: «Domani venite in piazza a Reggio, manifestiamo per ricordare le vittime della strage di Parigi». Lo ha fatto da capo della comunità islamica reggiana, nella moschea di via Monari, una delle tre presenti a Reggio. Da tempo cura circa 500 fedeli, capo spirituale ma anche controparte per il comune e le forze dell’ordine.
Anche dal circolo islamico principale, quello di via Gioia, giunge la condanna contro «qualsiasi forma di violenza verso qualsiasi essere umano indipendentemente dalla sua provenienza e dal suo credo religioso. Siamo tutti con la Francia e il popolo francese vittima di barbarie e vittima di pseudo-musulmani».
La comunità, infatti, sarà presente con gli imam e alcuni fedeli alla marcia della pace verso piazza Prampolini. «Ci teniamo a sottolineare che noi lavoriamo per una relazione pacifica e duratura tra la comunità islamica di Reggio Emilia e la popolazione di questa città. Però ogni volta che facciamo un passo avanti per migliorare questo rapporto, per colpa del terrorismo torniamo indietro di 10 passi. Perciò, vi chiediamo di considerare l'Islam come è veramente, ovvero come una religione di pace e fratellanza e non di guerra e violenza».
