Stato compiuto ieri nel capoluogo toscano. Il sindaco Dario Nardella e l’imam fiorentino e presidente dell’Ucoii Izzedin Elzir hanno firmato ieri, nella storica sala di Lorenzo in Palazzo Vecchio, un innovativo ‘patto di cittadinanza’ tra la comunità islamica fiorentina e il Comune del Giglio. L’iniziativa ha il suo peso se si leggonoi numeri dell’Ucoii, l’Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia – la più diffusa e radicata organizzazione islamica italiana – che riunisce al suo interno 122 associazioni sia territoriali che di settore e gestisce circa 80 moschee e 300 luoghi di culto non ufficiali in tutta Italia. Tra i punti chiave dell’intesa, l’impegno a promuovere l’uso della lingua italiana, e per gli imam, a pronunciare i sermoni in italiano durante le cerimonie (quelli che non conoscono la lingua verranno aiutati da giovani traduttori dall’arabo), ad aprire un tavolo permanente sui luoghi di culto, a rendere gli stessi luoghi di culto aperti a tutti e ad attivare, al loro interno, una bacheca informativa – curata dai giovani – dedicata ad iniziative ed eventi che si tengono in città.