In occasione del
ventesimo anniversario del massacro di Srebrenica,si sono tenuti in Bosnia
Herzegovina i funerali delle 127 vittime da poco identificate,e a cui si e’ dato
un nome dopo vent’anni.
Le salme dei
martiri erano state onorate il giorno prima in una cerimonia a Sarajevo davanti
al palazzo presidenziale,prima del trasferimento nella piccola localita’ di
Potocari vicino Srebrenica,dove sono stati sepolti.
Anche in quest’occasione erano presenti alla cerimonia diverse autorita’ locali
ed internazionali,tra cui l’Ambasciatore della Repubblica Islamica dell’Iran a
Sarajevo,e i direttori di diversi enti culturali iraniani operanti in Bosnia.
L'11 Luglio ricade l’anniversario dell’inizio del massacro di Srebrenica,in cui nel 1995 piu’ di ottomila musulmani bosniaci disarmati sono stati trucidati dall’esercito delle forze serbo-bosniache,in quello che e’ il piu’ grande massacro in Europa dalla fine della Seconda Guerra mondiale;massacro che e’ stato classificato dalle Nazioni Unite come genocidio e crimine contro l’umanita’.
A tutt’oggi i corpi di quasi 2000 vittime del massacro attendono di essere identificati,o addirittura non sono ancora stati scoperti e tirati fuori dalle fosse comuni.
A distanza di piu’ di 20 anni,la maggior parte dei responsabili diretti dell’eccidio sono stati consegnati alla giustizia,mentre rimane irrisolta la questione dei responsabili indiretti,come le forze di peacekeeping dell’ONU,in particolare olandesi,che avrebbero dovuto proteggere la popolazione musulmana di Srebrenica,in base ad accordi presi in precedenza in sede internazionale.
Molti accusano i pacekeeping europei e l’occidente in generale di negligenza,altri ancora addirittura di tacita approvazione del massacro di Srebrenica.