Papa Francesco, nel viaggio di ritorno verso Roma, ha tenuto la consueta conferenza stampa con i giornalisti del seguito. Diamo un’ampia sintesi delle risposte del Papa:
Islam e violenza
A me non piace parlare di violenza islamica, perché tutti i giorni quando sfoglio i giornali vedo violenze, qui in Italia: quello che uccide la fidanzata, un altro che uccide la suocera… E questi sono violenti cattolici battezzati, eh! Sono violenti cattolici. Se io parlassi di violenza islamica, dovrei parlare anche di violenza cattolica. Non tutti gli islamici sono violenti. Non tutti i cattolici sono violenti. E’ come una macedonia: c’è di tutto; ci sono violenti di queste religioni. Una cosa è vera: credo che in quasi tutte le religioni c’è sempre un piccolo gruppetto fondamentalista. Fondamentalista. Noi ne abbiamo. E quando il fondamentalismo arriva a uccidere - ma si può uccidere con la lingua, e questo lo dice l’apostolo Giacomo, non io, e anche col coltello – credo che non sia giusto identificare l’islam con la violenza. Questo non è giusto e non è vero! Ho avuto un lungo dialogo con il Grand Imam dell’Università al-Azhar e so cosa pensano loro: cercano la pace, l’incontro. Il nunzio di un paese africano mi diceva che nella capitale dove è, c’è sempre una coda di gente – è sempre pieno – alla Porta Santa per il Giubileo e alcuni si accostano ai confessionali, altri ai banchi pregano. Ma la maggioranza va avanti, avanti, a pregare all’altare della Madonna. Questi sono musulmani che vogliono fare il Giubileo: sono fratelli. Quando sono stato in Centrafrica sono andato da loro e anche l’imam è salito sulla papamobile. Si può convivere bene. Ma ci sono gruppetti fondamentalisti. E mi domando anche: quanti giovani - quanti giovani! - noi europei abbiamo lasciato vuoti di ideali, che non hanno lavoro e vanno alla droga, all’alcool o vanno là e si arruolano in gruppi fondamentalisti. Sì, possiamo dire che il cosiddetto Isis è uno stato islamico che si presenta come violento, perché quando ci fa vedere la sua carta d’identità ci fa vedere come sulla costa libica come sgozzavano gli egiziani o altro. Ma questo è un gruppetto fondamentalista, che si chiama Isis. Ma non si può dire, credo che non sia vero e non sia giusto, che l’islam sia terrorista.
Il terrorismo
Il terrorismo è dappertutto! Lei pensi al terrorismo tribale di alcuni Paesi africani… Il terrorismo – non so se dirlo, perché è un po’ pericoloso - cresce quando non c’è un’altra opzione. Quando al centro dell’economia mondiale c’è il dio denaro e non la persona – l’uomo e la donna – questo è già il primo terrorismo. Hai cacciato via la meraviglia del Creato, l’uomo e la donna, e hai messo lì il denaro. Questo è terrorismo di base, contro tutta l’umanità. Pensiamoci.