IQNA

L'ultima notte di vita di Imam Hosseyn (AS)

12:55 - October 13, 2016
Notizie ID: 3480900

L'ultima notte di vita di Imam Hosseyn  (AS)

Si fece notte e Husseyn (as) riuní i suoi compagni. Dopo aver lodato Dio, disse loro: "In verità io non conosco compagni migliori di voi, non conosco nessuna famiglia migliore della mia. Che Iddio vi conceda una generosa ricompensa. Ora è notte e l’oscurità vi abbraccia. Usatela come un agile cammello; ognuno di voi prenda uno degli uomini della mia famiglia e si disperda nell’oscurità di questa notte. Lasciatemi solo con questa armata, poiché quelli vogliono solo me”.

I fratelli, i figli di Husseyn (as) e i figli d’Abdullah Ja’far dissero allora: "Perché dobbiamo fare ciò? Forse per rimanere vivi dopo di te? Dio non voglia!”. Il primo a parlare fu Abbas Ibn °Alì e gli altri, dopo di lui, seguirono il suo esempio. Dopodiché guardò i figli di Muslim Ibn Aghíl e disse loro: "Da parte vostra è sufficiente il martirio di Muslim. Vi do il permesso di andare”.

Un’altra tradizione dice che, quando l’Imam Husseyn (as) disse quelle parole, i suoi fratelli e tutti i membri della sua famiglia dissero: "O figlio del Messaggero d’Allah, cosa pensi che dirà la gente di noi? Cosa potremo rispondere noi a loro? Potremo forse dire d’avere abbandonato a se stesso il nostro signore, il nostro maggiore, il figlio del nostro Profeta? Di non avere scagliato verso il nemico nemmeno una freccia per aiutarlo? No! Giuriamo su Dio che non ci allontaneremo da te e ti difenderemo con la nostra stessa vita fino a rimanere uccisi per te, come te. Che Iddio ci conceda di morire al tuo fianco”

Dopo si alzò Muslim Ibn Awsajah e disse: "Con tutti questi nemici che ti circondano dovremmo forse lasciarti solo e andarcene?! No! Giuro su Dio che ciò non è possibile. Che Iddio non voglia che io rimanga vivo dopo di te! Io combatterò fino a rompere la mia lancia nel petto dei tuoi nemici, a colpirli con la mia spada; se non avrò nessuna arma combatterò lanciando sassi e non mi allontanerò da te fino a morire con te”.

Si alzò quindi Sa´id Ibn Abdillah Al-hanafiyy e disse: "O figlio del Messaggero d’Allah, noi non ti lasceremo solo, affinché Dio sia testimone che abbiamo rispettato la raccomandazione che il Suo Profeta ha fatto riguardo a te. Se sapessi che verrò ucciso per te, poi ritornerò in vita e verrò bruciato vivo e tutto ciò per settanta volte, non mi allontanerei lo stesso da te, per morire prima di te. Perché non dovrei sacrificarmi per te, giacché verrò ucciso una volta sola e dopo raggiungerò la gloria e la beatitudine eterna”.

Fu poi la volta di Zuhair Ibn Gain che si alzò e disse: "O figlio dell’Inviato d’Allah avrei voluto essere ucciso mille volte e poi ritornato in vita e, in cambio, aver visto Dio tenere in vita te, tuo fratello e la tua famiglia”. Altri poi dissero: "Che le nostre vite siano sacrificate per te! Noi ti proteggeremo con le nostre mani, con i nostri visi; se verremo uccisi avremo compiuto il dovere che Dio ci ha imposto”

In quella stessa sera, informarono Muhammad Ibn Bashír Al-hadramiyy che suo figlio era stato fatto prigioniero alla frontiera di Rey. Egli disse: "Riguardo a ciò mi affido a Dio! Giuro su me stesso che non avrei mai voluto vederlo prigioniero”. Husseyn (as) sentí le sue parole e disse: "Che Iddio ti benedica, io ti libero dall’impegno che hai preso con me giurandomi fedeltà. Provvedi dunque a liberare tuo figlio”. Disse: "Che le fiere mi sbranino vivo se mi allontano da te”. Disse: "Dai allora queste vesti e queste stoffe burd dello Yemen a tuo figlio affinché possa con esse liberare suo fratello”. Gli donò quindi cinque vesti che valevano cinquemila dinari.

Si narra che quella notte Husseyn (as) e i suoi compagni vegliarono fino al mattino. Si udiva il sussurro delle loro fervide e sommesse preghiere. Alcuni erano in ruku´, altri erano in sujúd e altri eseguivano i loro atti di adorazione in piedi. Quella notte trentadue persone lasciarono l’esercito di Umar Ibn Sa´d per unirsi all’Imam Husseyn (as).

Husseyn (as) pregava molto e possedeva elevate virtú. Ibn Abdi Rabbih, nel quarto capitolo del libro "Al’igd”, narra il seguente hadith: «Fu chiesto ad °Alì Ibn-l-Husseyn (as): "Perché tuo padre ebbe cosí pochi figli?”. Rispose: "C’è da sorprendersi che abbia avuto anche questi pochi figli, poiché egli ogni giorno eseguiva mille rak´ah di preghiera e di conseguenza non trovava il tempo per stare con le sue mogli” »

Il mattino di Ashurà, Husseyn (as) ordinò di piantare delle tende e di preparare, in un recipiente che conteneva una notevole quantità di profumo, del depilatorio; entrò quindi in una di quelle tende per depilarsi. Si narra che Burair Ibn Khazír Al-hamdàniyy e Abdurrahmàn Ibn Abdi Rabbíh Al-ansàriyy attendevano, dietro la tenda, che Husseyn (as) uscisse da essa. In quel momento Burair iniziò a scherzare con Abdurrahmàn, il quale disse: "O Burair, ridi?! È forse questo il momento di scherzare?!”. Burair disse: "I membri della mia tribú sanno bene che non ho mai amato parlare a vanvera, né da giovane né da vecchio. Mi comporto cosí per la gioia che mi dà il pensiero di raggiungere il martirio. Giuro su Dio che manca pochissimo al momento di scontrarci con le nostre spade con questa gente e di abbracciare, dopo aver combattuto un po’, le huru-l´in”

(tratto da "Alluhuf" di Seyyed Ibn Tawus)
Musulmani Sciiti In Italia

tag: iqna ، imam hoseyn
captcha