Shkodran
Mustafi,difensore della nazionale tedesca e dell’Arsenal,parlando
con l’agenzia "Joe” ha raccontato della sua esperienza nella riscoperta dell’Islam
e del Corano.
Mustafi ha raccontato di essere nato in Germania da
una famiglia di origini albanesi e di religione islamica.Essendo i genitori musulmani credenti,Shkodran e’ venuto a
contatto con l’Islam sin da bambino,rispettando anche i precetti
fondamentali della religione islamica come il divieto di consumo di bevande
alcoliche e della carne di maiale.
Secondo Mustafi pero’ questa sua
appartenenza all’Islam in quella fase era piu’ che altro un fatto automatico
derivante dalle sue origini e da quello
che gli era stato trasmesso dai genitori.Tutto cio’ fino all’eta’ di 17 anni,quando,durante
la sua militanza nell’Everton,fu posto dinanzi ad una domanda da parte di un
compagno di squadra.Il compagno notando il fatto che Mustafi non bevesse
alcol,gli chiese il perche’ di tale comportamento.Mustafi rispose di essere
musulmano,e alla successiva domanda sul perche’ fosse musulmano,ha
spiegato di avere genitori musulmani.Quest’ultima domanda pero’ ha acceso nel
giovane calciatore la scintilla che lo ha portato ad approfondire e cercare di
conoscere veramente la religione che aveva ereditato dai genitori.
"Quando tornai a casa,pensai che quella era proprio una bella domanda.Non mi
ero mai posto questa domanda.La mia religione era quella che mi avevano insegnato
i miei genitori,ma io non sapevo se fosse positivo o meno il fatto che non
bevessi bevande alcoliche,che non mangiassi carne di maiale o che pregassi durante la giornata.”Mustafi continua:”Iniziai allora a leggere il Corano e
porre queste domande a me stesso ,cercando di capire quale fosse il pensiero
dietro a questi gesti,finche’ tutto
comincio’ a sembrarmi piu’ chiaro ed interessante”.
Il giovane calciatore aggiunge che da allora la sua vita ha subito un forte
cambiamento in positivo,e che lo stretto rapporto con il Sacro Corano e l’approfondimento
e la riscoperta della religione islamica hanno creato in lui una rinascita spirituale
che ha lasciato il segno anche nella vita professionale,tanto che ora,all’eta’
di 24 anni,e’ riuscito a guadagnarsi la maglia della nazionale tedesca e dell’Arsenal.
"Il calcio in un certo senso e’ come la fede;se non credi davvero a cio’ che
fai,e’ tutto inutile,perche’ sicuramente
non arriverai in alto.”
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