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Esistono dei motivi razionali perché l’imam Mahdi (AJ) sia in vita? - (2)

21:46 - December 08, 2016
Notizie ID: 3481063

Esempi

Di seguito riportiamo alcuni esempi:

1.Hadìth di Sa'd ibn Abdullah Ash'ari Qumi. Egli dice che: "Hasan ibn Nadhr che possedeva un ruolo importante tra gli sciiti di Qom, dopo la morte dell’imam 'Askari (A) era confuso. Lui, Abu Saddam e altri decisero di scoprire chi era l’Imam successivo. Hasan ibn Nadhr andò presso Abu Saddam e disse: ‘Quest’anno voglio andare al pellegrinaggio della Mecca’. Abu Saddam lo invitò a rinviare il viaggio ma Hasan ibn Nadhr disse: ‘No, ho fatto un sogno e ho paura, quindi devo andare’. Prima di partire incaricò Ahmad ibn Alì ibn Hammad di custodire i beni appartenenti all’Imam fin quando non si fosse scoperto chi era il successore dell’imam 'Askari (A). Andò a Baghdad e gli venne consegnata una lettera dell’Imam (AJ) così che poté accertarsi dell’imamato dell’imam Mahdi (AJ) e anche della sua rappresentanza da parte di 'Uthman ibn Sa'id ‘Amri”.

2.Hadìth di Muhammad ibn Ibrahim ibn Mahzyar. Egli racconta che dopo la morte dell’imam Hasan 'Askari (A) dubitò del suo successore: «Mio padre era il rappresentante dell’Imam (A) e possedeva molti beni. Un giorno prese tutti i beni e mi chiese di accompagnarlo, quindi c’incamminammo. Durante il viaggio si ammalò e mi diede istruzioni riguardo ai beni: "Abbi timore di Dio e restituisci questi beni al suo proprietario. Chiunque ti mostri questo segno, affidagli i beni”, in seguito morì.

Rimasi qualche giorno in Iraq e poi ricevetti una lettera da parte di 'Uthman ibn Sa'id, dove erano elencati tutti i particolari dei beni, che conoscevamo solo io e mio padre».[24]

Muhammad ibn Ibrahim ibn Mahzyar tramite questo miracolo e prova veridica si accertò dell’Imamato dell’imam Mahdi (A) e anche della delega posseduta da 'Uthman ibn Sa'id.

3.Hadìth di Ahmad Dinavari Sarraj. Egli racconta che: «Uno o due anni dopo la morte dell’imam Hasan 'Askari (A) partii da Ardabil (Iran) per andare in pellegrinaggio. Quando arrivai a Dinavar le persone erano incerte sulla successione dell’imam 'Askari (A) e col mio arrivo si rallegrarono. Mi affidarono tredicimila dinari che appartenevano all’Imam (A) per portarli a Samarra e consegnarli al suo successore. Dissi loro: "Il successore dell’Imam (A) non è ancora chiaro neanche a me”. Risposero: "Noi ci fidiamo di te, quando lo troverai consegnagli il denaro”. Presi i tredicimila dinari e li portai con me. A Kermanshah incontrai Ahmad ibn Hasan ibn Hasan, anche lui mi affidò mille dinari e alcuni pezzi di stoffa da consegnare all’Imam (A). Una volta a Baghdad incominciai a cercare il rappresentante dell’Imam (A) e mi dissero che tre persone affermavano di esserlo. Uno era Baqtani; andai da lui ma quando gli chiesi una prova veridica, non mi convinse. Andai quindi dal secondo che si chiamava Ishaq Ahmar però non lo giudicai sincero. Infine andai dal terzo Abu Ja'far o 'Uthman ibn Sa'id …. Dopo alcune premesse gli dissi: "Possiedo dei beni della gente che devo consegnare al successore dell’imam 'Askari (A); sono confuso e non so cosa fare”. Egli mi rispose: "Vai a Samarra a casa di Ibn al-Ridha (l’imam Hasan 'Askari -A-) e vi troverai il rappresentante dell’Imam (A)”.Andai a Samarra e cercai il delegato a casa dell’Imam (A). Il custode mi disse: "Aspetta che adesso esce”. Un attimo dopo arrivò un individuo che prendendomi per mano mi accompagnò in casa. Dopo alcune domande gli dissi: "Ho portato dei beni dalla regione del Jabal e cerco un segno. Sono costretto a chiedere una prova ad ogni persona per stabilire la sua delega e poi consegnargli i beni”. In quel momento portarono del cibo ed egli mi disse: "Mangia, riposa un po’ e in seguito il tuo problema verrà risolto”. La sera tardi quell’uomo mi consegnò una lettera dove c’era scritto: "È arrivato Ahmad ibn Muhammad Dinavari con tale quantità di soldi e stoffa”; inoltre erano elencati ulteriori dettagli. Per esempio c’era scritto che nel sacchetto del figlio del tal armaiolo ci sono sedici dinari, un sacchetto appartiene a tal individuo di Kermanshah e una determinata stoffa appartiene ad Ahmad ibn Hasan Madarani il cui fratello vende lana, ecc. Con questa lettera il mio dubbio svanì ed ebbi la certezza che 'Uthamn ibn Sa'id ‘Amri era il rappresentante dell’Imam (AJ). Egli in questa lettera mi ordinò di portare i beni a Baghdad e di consegnarli a quello stesso individuo che avevo incontrato».[25]

4.Hadìth di Muhammad ibn Alì Aswad. Egli riferisce che: «All’inizio dell’occultamento minore un’anziana signora mi diede una stoffa e mi chiese di consegnarla al rappresentante dell’imam Mahdi (AJ). Portai quella stoffa e molte altre fino a Baghdad e quando arrivai mi diressi da 'Uthman ibn Sa'id che disse: "Dai tutti i beni a Muhammad ibn 'Abbas Qumi”. Io li affidai tutti a lui tranne la stoffa di quell’anziana signora; in seguito ricevetti un messaggio di 'Uthman ibn Sa'id da parte dell’Imam (A) che ordinava di consegnargli anche quella stoffa».[26]

5.Hadìth di Ishaq ibn Ya'qub. Egli narra che sentì dire da 'Uthman ibn Sa'id: «Un uomo iracheno giunse presso di me portando con sé dei beni per l’Imam (AJ). Quest’ultimo li restituì e disse: "Utilizza quattrocento dirham per pagare ciò che spetta a tuo cugino”. Quell’uomo si sorprese e dopo alcuni conti si accorse che doveva quattrocento dirham a suo cugino. Rese quindi il debito e il resto lo diede nuovamente all’Imam (AJ) che questa volta accettò».[27]

6.Hadìth di Muhammad ibn Alì ibn Shazan. Egli racconta che: "Avevo raccolto alcuni beni della gente per consegnarli all’Imam (AJ); mancavano venti dirham per arrivare a cinquecento e li aggiunsi io. Poi inviai questa somma con una lettera a 'Uthman ibn Sa'id, il delegato dell’imam Mahdi (AJ), senza accennare niente. Nella risposta egli scrisse che aveva ricevuto cinquecento dirham e che venti appartenevano a me”.[28]

Tramite questi miracoli e prove veridiche avvenute all’inizio dell’occultazione minore, tutti gli sciiti dell’imam Hasan 'Askari (A) si sincerarono dell’imamato dell’Imam Mahdi (AJ) e della sua rappresentanza da parte di 'Uthman ibn Sa'id. La confusione e i dubbi creatisi tra gli sciiti riguardo all’imamato a causa dell’occultazione dell’Imam Mahdi (AJ), attraverso gli sforzi sinceri dei suoi rappresentanti furono totalmente risolti i primi anni dell’occultazione minore.

Gli sciiti grazie ai miracoli e alle conoscenze occulte del nobile Mahdi (AJ) compresero due realtà:

1.Hanno capito che il percorso dell’imamato designato dall’epoca del Profeta (A) e dell’imam Alì (A) è stato compiuto correttamente; l’imamato era passato dall’Imam Hasan 'Askari (A) a suo figlio Mahdi (AJ) e durante l’occultamento breve l’imam Mahdi (AJ) avrebbe guidato la gente senza manifestarsi.

2.La società segreta dei rappresentanti che in passato agiva guidata dagli Imam (A), era attiva anche durante l’occultamento minore, e 'Uthman ibn Sa'id ‘Amri era stato scelto dall’Imam (AJ) come responsabile di questa società.

In base a ciò gli sciiti erano certi dell’imamato dell’imam Mahdi (AJ) e della delega dei suoi rappresentanti scelti.

Dopo la morte di 'Uthman ibn Sa'id ‘Amri l’incarico venne affidato a suo figlio Muhammad ibn 'Uthman per ordine del nobile Mahdi (AJ). Dopo di che la gente dubitò della delega di Muhammad ibn 'Uthman e non della presenza dell’Imam del Tempo (AJ). Quest’ultimo però attraverso dei miracoli e delle prove veridiche fece in modo che la gente fosse certa della rappresentanza di Muhammad ibn 'Uthman; solamente alcuni individuibramosi di potere contrastarono Muhammad ibn 'Uthman. Essi affermarono falsamente di essere rappresentanti, ma Muhammad ibn 'Uthman grazie a miracoli e prove veridiche, confutò le loro dichiarazioni e gli sciiti furono ancor più certi della sua autenticità.[29]In seguito, anche all’epoca del vicario successivo, Husayn ibn Ruh, alcuni sciiti lo osteggiarono ma dopo alcuni miracoli si arresero e si scusarono.[30]

Dopo Husayn ibn Ruh la luogotenenza passò ad Abul-Hasan Alì ibn Muhammad Samari. L’ultima missiva scritta dall’Imam (AJ) durante l’occultamento minore, è considerata un altro miracolo. L’imam Mahdi (AJ) il nono giorno del mese disha'bannel 329 AH scrisse una lettera in cui rivolgendosi ad Abul-Hasan Alì ibn Muhammad Samari comunicò: "Tu tra sei giorni lascerai questo mondo, riordina l’associazione del vicariato e restituisci i beni alla gente, dopo di che il vicariato eletto sarà annullato”. In un hadìth un tale racconta che: "Mi recai da Abul-Hasan Alì ibn Muhammad Samari; egli mi mostrò la lettera e il giorno indicato andai e vidi che Abul-Hasan Alì ibn Muhammad stava morendo”.[31]

Questa lettera è un'altra prova dell’autenticità sciita e della presenza dell’Imam del Tempo (AJ).

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