L'Organizzazione della cultura,scienza,e istruzione islamica(ISESCO) ha presentato una richiesta formale per la revoca del premio Nobel per la pace alla politica birmana Aung San Suu Kyi.L'ente culturale islamico,la cui sede centrale si trova a Rabat in Marocco, in un comunicato ha presentato la richiesta in protesta contro la posizione della politica birmana riguarda al genocidio in corso contro la minoranza musulmana dei Rohingya in Myanmar.
Nel comunicato dell'Isesco si legge:"I crimini violenti e disumani contro la minoranza dei Rohingya avvengono con il consenso del consigliere dello Stato del Myanmar,e cio' e' contro i principi del premio Nobel per la pace,le leggi internazionali,ed i diritti umani".Nel comunicato l'Isesco afferma che Aung San Suu Kyi non presenta piu' i criteri per il possesso del premio Nobel per la pace.In conclusione l'ente islamico chiede alla comunita' internazionale di intervenire per mettere fine al massacro in Myanmar.
In base a quanto dichiarato dall'Alto commissariato per i diritti umani dell'ONU,negli ultimi dieci giorni oltre 78 mila musulmani Rohingya hanno lasciato le loro terre per fuggire alle violenze dell'esercito e dei gruppi estremisti buddisti del Myanmar.
I musulmani del Rakhine sono da decenni oggetto di discriminazioni da parte del governo del Myanmar,che nega a loro persino la cittadinanza.Negli ultimi anni le discriminazioni si sono trasformate in persecuzione,con attacchi e violenze da parte di gruppi di buddisti oltranzisti contro i Rohingya.La situazione si e' ulteriormente aggravata con la vasta campagna militare degli ultimi mesi dell'esercito del Myanmar ,che ha costretto centinaia di migliaia di musulmani a lasciare le proprie abitazioni per salvarsi la vita.Secondo le Nazioni Unite negli ultimi mesi i Rohingya sono stati oggetto di gravi violenze come uccisioni,stupri,tortura e distruzione di proprieta' ed abitazioni.
Iqna-E' autorizzata la riproduzione esclusivamente citando la fonte