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Istighfar nel Sacro Corano - 10

L’Istighfār come fondamento per l’accettazione delle preghiere

23:58 - December 20, 2025
Notizie ID: 3492258
Tehran-Iqna- Il peccato impedisce alla preghiera di elevarsi, e l’Istighfār (la richiesta di perdono divino) prima di pregare è il fondamento affinché la preghiera sia accettata e esaudita

L’Istighfār come fondamento per l’accettazione delle preghiere

 

Come già ricordato, nel versetto 147 della Surah Al-Imran il Corano menziona l’istighfār (la richiesta di perdono) prima di invocare l’aiuto divino.

Nel versetto 35 della Surah Saad, il profeta Sulaymān (AS) chiede perdono prima di pregare e domandare a Dio un regno: «Egli disse: “Perdonami, mio Signore, e concedimi un regno che non sarà dato a nessuno dopo di me. Invero, Tu sei il Donatore.”»

Una delle Surah in cui i profeti invitano ripetutamente alla richiesta di perdono e al pentimento è la Surah Hud.

Il profeta Ṣāliḥ (AS) disse al popolo di Thamud: «O popolo mio, adorate Dio; Egli è il vostro unico Signore. È Lui che vi ha creati dalla terra e vi ha stabiliti in essa. Cercate perdono da Lui e tornate a Lui con pentimento. In verità, il mio Signore è vicino a ciascuno e ascolta tutte le preghiere.» (versetto 61 della Surah Hud)

L’istighfār e il pentimento sono la base per avvicinarsi a Dio e per ottenere che le suppliche vengano accettate.

Il peccato, infatti, impedisce alle suppliche di elevarsi e di essere esaudite.

Come afferma il Comandante dei Fedeli (l'Imam Ali) nella Supplica di Kumayl:«O Allah, perdonami i peccati che impediscono alle suppliche di essere accolte.»

 

 

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