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Bahrain: forze di sicurezza attaccano detenuti per aver celebrato il martirio dell'Imam Sadeq (AS)

8:07 - June 21, 2020
Notizie ID: 3485176
Tehran-Iqna- Le forze di sicurezza del regime del Bahrein hanno attaccato dozzine di detenuti sciiti che partecipavano ad una cerimonia rituale di lutto nella famigerata prigione di Jau
Bahrain: forze di sicurezza attaccano detenuti per aver celebrato il martirio dell'Imam Sadeq (AS)

Le forze di sicurezza del regime del Bahrein hanno attaccato dozzine di detenuti musulmani sciiti mentre partecipavano ad una cerimonia rituale di lutto nella famigerata prigione di Jau.

Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi, quando i detenuti stavano partecipando alla cerimonia di lutto in ricordo del martirio dell'Imam Jaafar Sadeq (Che la pace sia su di lui).

La rete satellitare in lingua Lualua, citando un post pubblicato sulla pagina ufficiale Twitter di Zeinab Khamis, un membro della Bahrain Human Rights Society, ha riferito che le guardie carcerarie hanno fatto irruzione nell'edificio 4 della struttura di detenzione aggredendo i detenuti mentre stavano celebrando l'anniversario del martirio del sesto Imam sciita e fondatore della scuola di giurisprudenza Jafarita.

Centinaia di prigionieri sono attualmente trattenuti nella prigione di Jau, che è il principale centro di detenzione del Bahrein, accusati di aver partecipato a manifestazioni di protesta contro il regime e a favore di maggiori libertà politiche.

Appena il mese scorso le autorità del Bahrein hanno impedito ad un religioso sciita in prigione, lo sceicco Mirza al-Mahrous, di ricevere cure adeguate per la malattia di cui soffre, negandogli il permesso di sottoporsi a un intervento chirurgico necessario.

La famiglia del religioso aveva nell'occasione denunciato il fatto ai media, avvenuto anche il quel caso nella prigione di Jau, ed aveva espresso grave preoccupazione per la salute del proprio congiunto, chiedendo alla comunità internazionale di intervenire.

Il movimento di protesta in Bahrein ha avuto inizio nel febbraio del 2011 sull'onda delle cosiddette primavere arabe. Da allora il paese è ininterrottamente attraversato da manifestazioni anti regime.

I manifestanti chiedono che il regime rinunci al potere assoluto e consenta la creazione di un sistema equo che rappresenti tutti i cittadini.

Le autorità hanno fatto di tutto per reprimere ogni segno di dissenso. Il 14 marzo 2011 truppe provenienti dall'Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti sono state dispiegate per assistere il regime nel suo giro di vite.

Da allora decine di persone hanno perso la vita e altre migliaia sono state ferite o arrestate a seguito della violenta repressione messa in atto dal regime monarchico degli al Khalifa.

 

 

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