Stato di Palestina: allarme sulle aggressioni israeliane contro i luoghi santi a Gerusalemme
Ramallah - WAFA. Venerdì, lo Stato di Palestina ha messo in guardia contro la continua aggressione di Israele verso i luoghi santi ed i fedeli cristiani e musulmani nella Gerusalemme occupata.
“Lo Stato di Palestina respinge, con la massima fermezza, la decisione illegittima di Israele di imporre ulteriori restrizioni punitive all’ingresso di pellegrini e fedeli cristiani alla Basilica del Santo Sepolcro durante […] la Pasqua ortodossa”, si legge in un comunicato rilasciato dal ministero degli Affari esteri e degli espatriati.
La dichiarazione aggiunge: “Lo Stato di Palestina ritiene Israele, potenza occupante, pienamente responsabile per la sua aggressione e le sue provocazioni estreme, che avranno conseguenze di vasta portata per la pace e la sicurezza regionale ed internazionale”.
“Per essere chiari, Israele, Potenza occupante, non è impegnata, come afferma falsamente, né a portare la calma a Gerusalemme né a garantire a tutti la libertà di religione e di culto. Continua a violare i suoi obblighi non ponendo fine alla sua occupazione illegale e alla discriminazione religiosa e razziale insita nella legge e nella pratica del suo regime d’Apartheid”.
La dichiarazione continua: “Nelle ultime settimane, il mondo ha assistito alla militarizzazione da parte di Israele delle cerimonie religiose cristiane e musulmane, all’imposizione di misure discriminatorie e punitive e alla brutale violenza inflitta contro i fedeli palestinesi, il tutto proteggendo e scortando gli ebrei nelle loro incursioni provocatorie”.
Lo Stato di Palestina ha affermato che Israele “sta violando lo status quo, sconvolgendo secoli di eredità cristiana e tradizioni palestinesi. La potenza occupante sta provocando volontariamente i fedeli cristiani e musulmani e sta creando una minaccia di guerra di religione”.
A questo proposito, lo Stato di Palestina ha elogiato la decisione del Patriarca ortodosso di Gerusalemme di respingere le manipolazioni israeliane dello status quo “e invita la comunità internazionale a fornire urgentemente protezione ai pellegrini cristiani e ai fedeli palestinesi”.
“Lo Stato di Palestina invita, inoltre, la comunità internazionale ad agire urgentemente, collettivamente e individualmente, per mettere in atto le risoluzioni pertinenti delle Nazioni Unite e per sostenere il carattere legale e storico e lo status speciale di Gerusalemme”.
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