Riferimenti coranici alla primavera e alla resurrezione
La primavera inizia a marzo e in molte culture e religioni esistono riti legati alla primavera. Pasqua e Nowruz sono le feste più importanti che collegano il rinnovamento della natura e la resurrezione.
La risurrezione della natura è citata in molti versetti del Corano. La primavera è piena di segni e caratteristiche spirituali, etiche e divine monoteistiche. oltre che estetiche.
Con la rinascita della natura e della terra si raccomanda di andare in mezzo alla natura per eliminare ansie e carenze spirituali, osservando e contemplando le emanazioni divine nella natura.
Il Corano cita più volte la primavera, in particolare in relazione ai profondi cambiamenti della natura in essa. Lo stesso vale per il Profeta Mohammad e gli Ahl-ol-Bayt (la Famiglia e Siscendenza del Profeta). L'Imam Ali (AS) ha detto a tal proposito: "Il Sacro Corano è la sorgente dei cuori e il cambiamento che la sorgente crea nella natura, il Corano è in grado di crearlo nelle nostre anime e nella nostra esistenza".
Si dice anche che "l'inverno è la primavera del credente", in quanto l'inverno è un'opportunità per digiunare e familiarizzare con il Corano durante le sue lunghe notti. Inoltre il mese di Ramadan è stato indicato come "la primavera del Corano", perché durante questo mese le persone tendono a leggere maggiormente il Corano e ad avvicinarsi e contemplare maggiormente il Libro Sacro.
Il Ramadan è anche il mese in cui il Sacro Corano fu rivelato al Profeta, più precisamente durante la notte di Qadr, quindi anche per questo è considerato come il mese della rinascita del Corano.
Il Corano nella Surah Fatir versetto 9 afferma:
والله الذي أرسل الرياح فتثير سحابا فسقناه إلى بلد ميت فأحيينا به الأرض بعد موتها كذلك النشور
“Allah è colui che manda i venti; essi sollevano una nuvola che poi spingiamo verso una contrada morta; quindi riportiamo la vita alla terra dopo che era morte. Allo stesso modo avverrà la (vostra) Resurrezione!"
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