L'Art Not Genocide Alliance (ANGA), un gruppo per la difesa dei diritti umani di recente formazione, è riuscito ad attirare ben 8.000 firme di artisti e curatori di mostre di arte per la sua petizione che chiede l'esclusione di Israele dalla 60a Biennale di Venezia.
Secondo quanto riportato dalla PressTV, la petizione online dell'ANGA è intitolata "Padiglione senza genocidio alla Biennale di Venezia".
La Biennale di Venezia è una delle più prestigiose esposizioni di arte moderna a livello mondiale. L'evento, che va avanti dal 1895, si tiene ogni due anni nella città italiana. che dal si tiene ogni due anni dal 1895. Si tratta di una esposizione culturale internazionale focalizzata principalmente sull'arte contemporanea, organizzata ogni due anni a Venezia dal 1895.
“Qualsiasi rappresentanza ufficiale di Israele sulla scena culturale internazionale costituisce un’approvazione delle sue politiche e del genocidio di Gaza”, si legge nella petizione. “In questo caso la Biennale si presterebbe alle politiche di uno Stato di apartheid genocida".
“L’ICJ ha emesso misure provvisorie avvertendo Israele di cessare tutti gli atti di genocidio a Gaza. L'attacco di Israele contro Gaza, durato mesi, che si aggiungono a lunghi decenni di occupazione e assedio, continua nonostante tutto, mentre i suoi leader si proclamano al di sopra del diritto internazionale e annunciano con coraggio il loro intento genocida", afferma la petizione, facendo riferimento alla recente sentenza nei confronti di Israele della Corte internazionale di giustizia (ICJ).
La lettera critica sia la Biennale che la curatrice della 59esima edizione, Cecilia Alemani, per aver mostrato doppi standard nel trattare il conflitto in Ucraina e quello a Gaza. La Biennale ha infatti espresso solidarietà all'Ucraina in seguito alla guerra con la Russia, estromettendo quest'ultima dal partecipare all'evento, mentre almeno fino ad ora si sta dimostrando indifferente verso il genocidio in corso contro i palestinesi di Gaza.
“La Biennale è rimasta in silenzio sulle atrocità commesse da Israele contro i palestinesi. Siamo sconvolti da questo doppio standard”, si legge nella petizione.
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