Studioso islamico: Costituzione di Medina un modello per il dialogo interreligioso moderno
Uno studioso ha sottolineato che la Costituzione di Medina, promulgata dal Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui), rappresenta un modello fondamentale per il dialogo interreligioso moderno.
L'Hojjat-ol-Islam Taher Amini Golestani, direttore dell'Istituto Internazionale per la Pace e le Religioni, ha sottolineato la necessità del dialogo tra le comunità religiose come fondamento per una coesistenza pacifica.
Parlando a un seminario sulla promozione della pace tra seguaci di varie religioni e sette, ha tracciato la traiettoria storica del dialogo interreligioso nel corso dei secoli passati.
"Fino a metà dello scorso secolo il dialogo non era così importante", ha detto Golestani. "Tuttavia, dagli anni '60 il Vaticano ha sostenuto il dialogo come risposta a secoli di conflitto, promuovendo il dialogo tra religioni come un passo essenziale. È interessante notare che anche il Profeta Mohammad (Dio benedica lui e la sua famiglia) ha sottolineato l'importanza del dialogo in una lettera ai cristiani, che sembra sorprendentemente rilevante oggi".
Golestani ha delineato l'evoluzione del dialogo interreligioso attraverso più fasi. "Il dialogo inizialmente mirava a convertire gli altri o a confutare le loro convinzioni", ha spiegato. "Nel tempo si è evoluto per promuovere la comprensione culturale, riconoscere i propri punti di forza e di debolezza e infine discutere di valori condivisi. Tuttavia la fase attuale è un'opportunità unica: il dialogo per identificare soluzioni comuni per sfide condivise."
Il religioso ha affermato che ora è arrivato il momento di risolvere i problemi in modo cooperativo. "Secondo me la Costituzione di Medina, stabilita dal Profeta Mohammad (SW) come prima costituzione al mondo, è un riferimento fondamentale", ha sottolineato.
"Prima della missione del Profeta, arabi politeisti e cristiani erano spesso in guerra. La carta aveva lo scopo di unire le persone sulla base dell'appartenenza all'umanità, mettendo da parte le differenze religiose".
Golestani ha sottolineato l'importanza di questo documento, descrivendolo come un modello diplomatico con numerose strategie per prevenire la violenza tra i seguaci di religioni diverse. "Anche la lettera del Profeta (SW) ai cristiani può essere un modello", ha aggiunto.
Il direttore dell'Istituto Internazionale per la Pace e le Religioni ha riconosciuto nel contesto attuale un cosiddetto "inverno spirituale" che colpisce le religioni, riferendosi alle prospettive di studiosi come Marshall McLuhan, che parla del "dialogo delle civiltà", e Francis Fukuyama, che ha previsto la "fine della storia". Golestani ha avvertito: "Se si verificasse una terza guerra mondiale potrebbero seguire conflitti religiosi, rendendo fondamentale per i centri religiosi offrire soluzioni pratiche. La Costituzione di Medina è un modello esemplare".
Golestani ha osservato che le religioni dovrebbero fungere da soluzione per una coesistenza pacifica. "Le interpretazioni errate hanno avuto un impatto negativo sulla visione della religione da parte dei fedeli", ha affermato.
"Le religioni dovrebbero formare un fronte unito, guidato da leader che lavorano in una coalizione che resiste all'inazione e promuove la fiducia. Le istituzioni religiose devono sfruttare strumenti moderni per sostenere la giustizia nel mondo".
Golestani ha esortato i leader religiosi a spostare il dialogo verso la risoluzione dei problemi, sfruttando i quadri giuridici internazionali esistenti. "I leader religiosi spesso non conoscono queste risorse legali che potrebbero supportare i loro sforzi per apportare un cambiamento positivo".
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