Salimi ha rilasciato queste dichiarazioni in un'intervista con IQNA dopo aver ricoperto il ruolo di presidente della giuria del primo concorso nazionale di Corano "Zayen al-Aswat" a Qom.
L'evento, tenutosi l'1 e il 2 ottobre 2025, è stato organizzato dal Centro per gli Affari Coranici dell'Istituto Al al-Bayt con lo slogan "Il Corano, il Libro dei Fedeli" e ha riunito giovani qari e memorizzatori provenienti da tutto l'Iran.
Oltre 1.600 persone si sono candidate e 94 hanno raggiunto la finale. Gli organizzatori hanno descritto il concorso sia come una competizione che come una piattaforma di formazione per futuri ambasciatori del Corano.
"I concorsi coranici come Zayen al-Aswat rappresentano un'opportunità eccezionale", ha affermato Salimi. "Se familiarizziamo i giovani con la cultura e il pensiero coranico, avremo futuri manager capaci il cui unico obiettivo è compiacere Dio e servire il popolo".
Ha affermato che questi concorsi non sono semplici spettacoli, ma laboratori educativi. "In questi concorsi miriamo a formare messaggeri coranici che possano mostrare al mondo il volto radioso del Corano e della Rivoluzione Islamica", ha affermato.
Salimi ha sottolineato che tutte le istituzioni culturali e coraniche condividono la responsabilità di espandere le attività coraniche.
"Se altre organizzazioni possono organizzare concorsi simili o addirittura migliori, sarà un grande contributo alla mobilitazione della società per avvicinare i giovani al Corano", ha affermato.
Ha invitato il Ministero dell'Istruzione a migliorare la qualità dell'insegnamento del Corano nelle scuole e ha esortato le istituzioni e gli esperti coranici a collaborare. "Invitiamo tutti gli istituti, le organizzazioni e gli studiosi coranici a dare una mano", ha concluso.
Salimi ha messo in guardia dal permettere che il Corano venga trascurato. "Non dobbiamo permettere che il Corano venga relegato ai margini", ha affermato. "Se lo facessimo, ci troveremmo di fronte alla denuncia del Profeta (pace e benedizioni su di lui) nel Giorno del Giudizio".
Guardando al futuro, ha affermato che l'obiettivo è rafforzare l'impegno a lungo termine con il Corano tra i giovani iraniani.
"L'istituto desidera che questi giovani talentuosi acquisiscano anche altre competenze in modo da poter fungere da inviati coranici della Repubblica Islamica, anche in altri Paesi", ha affermato. "Possono presentare il volto coranico della nostra nazione al mondo".
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