
La Federcalcio irlandese (FAI) ha approvato una risoluzione per presentare una mozione formale alla UEFA, sollecitandola a escludere Israele dalle competizioni europee per club e internazionali.
La risoluzione dell'organo di governo, proposta dal club di Dublino Bohemians, cita le violazioni da parte della Federcalcio israeliana (IFA) di due disposizioni dello statuto UEFA. Si tratta della mancata attuazione e applicazione di un'efficace politica antirazzista e dell'organizzazione di club nei territori palestinesi occupati senza il consenso della Federcalcio palestinese.
La risoluzione è stata approvata con 74 voti favorevoli, sette contrari e due astensioni, ha dichiarato la FAI in un comunicato. La UEFA non ha ancora commentato il voto.
La UEFA ha sospeso i piani per escludere Israele dal calcio europeo a fine settembre, dopo l'annuncio del piano di pace proposto da Donald Trump per la regione. La UEFA non ha mai confermato ufficialmente di star prendendo in considerazione una riunione straordinaria del suo comitato esecutivo per votare sulla questione, ma si riteneva che i piani sulla proposta fossero ben definiti e che qualsiasi riunione sarebbe stata convocata con breve preavviso.
RTÉ, l'emittente nazionale irlandese, ha riportato la dichiarazione della FAI: "In un'assemblea generale straordinaria della Federcalcio irlandese, è stata presentata una risoluzione ordinaria ai membri dell'Assemblea Generale della FAI. È stata approvata a maggioranza: 74 favorevoli, sette contrari, due astenuti".
RTÉ ha aggiunto che la FAI ha dichiarato di voler "presentare una mozione formale al comitato esecutivo UEFA chiedendo l'immediata sospensione della Federcalcio israeliana dalle competizioni UEFA a causa della violazione di due disposizioni indipendenti dello statuto UEFA".
La risoluzione irlandese fa seguito alle richieste avanzate a settembre dai vertici degli organi di governo turco e norvegese affinché Israele venisse sospeso dalle competizioni internazionali.
Tali richieste sono giunte dopo che gli esperti delle Nazioni Unite si sono appellati alla FIFA e alla UEFA per sospendere Israele dal calcio internazionale, citando un rapporto della commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite secondo cui il regime israeliano ha commesso un genocidio durante la guerra a Gaza.
Se la UEFA decidesse di bandire Israele, metterebbe l'organizzazione in rotta di collisione con il governo degli Stati Uniti, co-organizzatori della Coppa del Mondo 2026, che si oppone fermamente a tale azione.
Sebbene l'organo di governo europeo abbia il potere di sospendere Israele o i suoi club dalle competizioni della regione, potrebbe non essere in grado di impedire loro di partecipare alle qualificazioni alla Coppa del Mondo, la cui gestione è supervisionata dalla FIFA.
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