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Recitazione del Corano: studioso iraniano mette in guardia su aggiunta di sottofondo musicale

23:51 - December 01, 2025
Notizie ID: 3492205
Tehran-Iqna- Un noto studioso iraniano ha avvertito che aggiungere un sottofondo musicale alla recitazione rischia di trasformarsi in una "pericolosa distorsione" di una tradizione sacra secolare
Recitazione del Corano: studioso iraniano mette in guardia su aggiunta di sottofondo musicale
 
In un articolo condiviso con IQNA, Seyyed Mohsen Mousavi-Baladeh, un importante studioso e autore di scienze coraniche, ha criticato la pratica emergente di "aggiungere suoni di sottofondo alla recitazione del Sacro Corano".

Baladeh ha messo in guardia i giovani recitatori sul fatto che questa tendenza rappresenta una "nuova forma di bid‘ah e una minaccia molto seria".

Spiegando il fenomeno, ha scritto: "Il recitatore legge il Corano mentre, contemporaneamente, un suono o una melodia viene riprodotto in sottofondo. Non fa differenza se questo suono di sottofondo provenga da un'altra voce, da uno strumento o persino da effetti generati dal computer".

Secondo lo studioso, questo equivale a una sorta di armonizzazione musicale piuttosto che a una vera e propria recitazione solista".
 
Baladeh ha sottolineato che tali aggiunte potrebbero gradualmente cambiare e danneggiare il gusto uditivo del pubblico, paragonando questo cambiamento al modo in cui gli snack altamente hanno sostituito cibi semplici e sani nella dieta dei bambini.

Proprio come i cibi malsani modificano le abitudini, ha avvertito, le recitazioni artificialmente abbellite potrebbero alla fine indebolire l'apprezzamento per gli stili coranici classici radicati nel tajweed e nelle melodie tradizionali.
 
Baladeh ha osservato che i musulmani ascoltano la recitazione del Corano pura e senza accompagnamento musicale da 1.400 anni, a partire dal Profeta Mohammad (pace e benedizioni su di lui) e proseguendo con gli Imam.

Nel corso della storia moderna, ha aggiunto, l'introduzione della tecnologia di registrazione ha contribuito a preservare i capolavori di grandi recitatori come Abdel Basit Abdul Samad, ammirati in tutto il mondo da musulmani e non musulmani.

Tuttavia ha avvertito che se la recitazione si fonde con la musica il pubblico potrebbe alla fine perdere interesse per le tradizionali esibizioni soliste: "Vogliamo che arrivi il giorno in cui un recitatore legge il Corano da solo e nessuno ascolta a meno che non sia accompagnato dalla musica?"

Lo studioso ha sottolineato che salvaguardare l'integrità della recitazione coranica è una responsabilità sia religiosa che culturale.
 
 
 
 
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