Si tratta di una documento pubblicato ieri sulla pagina del notiziario "ul Ahrar Hijaz’, dove si legge che il regime di Riad autorizza la sua ambasciata in Libano a supportare il "matrimonio” di ragazze rifugiate siriane con sauditi senza che queste unioni siano state registrate ufficialmente.
La notizia arriva mentre i media hanno rivelato che queste, in realtà, sono una vendita di ragazze siriane. Tali unioni forzate si nascondono sotto il nome di "matrimonio” della durata di meno di un mese e pagato circa 500 dollari.
Il quotidiano saudita Al-Marsd, nel frattempo, pochi mesi fa, ha riferito che il regime di Al Saud aveva autorizzato un processo simile per le banbine siriane nei campi profughi situati in Giordania.
Secondo la stessa fonte, il fatto controverso ha sollevato serie preoccupazioni all’interno l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).
Questo viene alla luce, mentre il governo di Damasco sostiene che dall’inizio della crisi, metà del 2011, ci sono alcuni paesi occidentali e i loro alleati regionali, tra cui l’Arabia Saudita, Turchia e Qatar.
Fonte : hispan.tv