Questo è il contenuto dell’ultimo decreto delle autorità saudite che lo giustificano con questioni di sicurezza, "per impedire l’ingresso del paese di elementi terroristi”, con esplicito riferimento e divieto rivolti ai profughi palestinesi in Siria.
Le ambasciate palestinesi nella regione sono del parere che il divieto non colpisca solo chi vive in Siria ma tutti i palestinesi in diaspora e sparsi in Medio Oriente.Di fronte alle varie interpretazioni fornite al decreto, il ministero degli Esteri saudita ha chiarito che sono interessati soltanto i profughi palestinesi siriani.Jihad Harazen, da Fatah, ha osservato che i sauditi hanno fatto questa scelta per ovviare al problema del rimpatri, a causa dei documenti di viaggio di cui sono titolare i profughi palestinesi, nel caso in cui un soggetto dovesse costituire una minaccia per il Regno.