La strage è stata rivendicata dall'ISIS, impegnato da mesi ad ampliare sempre più la propria sfera d’influenza nel Paese: «Due nostri combattenti hanno fatto detonare le loro cinture esplosive in mezzo a una concentrazione di sciiti nel quartiere di Dehmazang a Kabul, Afghanistan», recita un dispaccio diffuso dall’agenzia di stampa Amaq.
Mentre i talebani, attraverso il portavoce Zabaiullah Mujahid, hanno negato ogni tipo di coinvolgimento: «Condanniamo qualunque attacco provochi divisione. È qualcosa che avvantaggia il nemico», ha scritto il Mujahid su Twitter.