Sabato, le forze israeliane hanno arrestato gli artisti italiani che hanno dipinto un ritratto raffigurante l’adolescente palestinese Ahed al-Tamimi, sul muro dell’Apartheid israeliano, a nord del distretto sud-occidentale di Betlemme, secondo quanto ha affermato Munther Amira, un palestinese assistente sociale, attivista e difensore dei diritti umani.
Secondo WAFA, l’attivista ha dichiarato che i soldati israeliani hanno arrestato i due pittori italiani mentre davano gli ultimi ritocchi al dipinto che ritrae Ahed al-Tamimi. Le forze israeliane hanno anche sequestrato le loro attrezzature e forniture, e hanno detenuto l’attivista palestinese Mustafa al-Arajlia.
Secondo quanto riferito, i pittori sono partiti dall’Italia appositamente per disegnare il dipinto prima del rilascio di Tamimi dalla prigione, avvenuto domenica.
La storia di Tamimi ha attirato l’attenzione globale e sia Amnesty International che lo Human Rights Watch avevano chiesto la sua liberazione.
Da notare che circa l’85% del muro passa all’interno della Cisgiordania, invece che lungo la Green Line; se completata come previsto, la barriera isolerà il 9,4% della Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, secondo quanto affermato dall’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari.
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