Molti soldati musulmani hanno combattuto in Europa durante la prima guerra mondiale, ma il loro ruolo nella guerra è stato in gran parte dimenticato. Una nuova ricerca ha rivelato esempi del loro coraggio e la natura delle loro relazioni con gli altri soldati, il che potrebbe aiutare a combattere l'islamofobia e il pregiudizio contro i musulmani.
Luc Ferrier, presidente della Fondazione "Forgotten Heroes", è convinto che gli alleati non avrebbero potuto vincere la guerra senza l'aiuto delle truppe musulmane e che informare il pubblico sul contributo dei musulmani può aiutare ad arginare la crescente islamofobia in Europa ed a dare agli immigrati un maggiore senso di appartenenza.
"Sul muro del cimitero di Menin nella città di Ypres in Belgio ci sono i nomi di 54607 soldati che non hanno tombe specifiche. Tra questi ci sono i nomi di 412 soldati indiani, alcuni dei quali erano musulmani. Tuttavia su questi soldati e sui 2,5 milioni di musulmani che hanno combattuto per la Gran Bretagna, la Francia e la Russia durante la prima guerra mondiale, non abbiamo informazioni. Inizialmente lo scopo della fondazione era scoprire come i musulmani delle ex colonie europee combatterono a fianco delle forze alleate ", ha detto Ferrier.
Ferrier, che non è un musulmano, ha creato questa fondazione nel 2012 dopo aver scoperto i ricordi di suo nonno sulle battaglie della prima guerra mondiale.
"Sono rimasto colpito dal rispetto che ha avuto per i suoi compagni musulmani. Nella nostra ricerca abbiamo trovato molti documenti, lettere e diari che contengono storie su soldati musulmani, cristiani ed ebrei, e ci indicano come questi uomini abbiano condiviso in maniera positiva i loro usi e costumi nonostante la difficile situazione che esisteva nelle trincee ".
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