Unicef nega aereo a bambini yemeniti per cure salvavita
Il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef) provoca clamore per una vergognosa presa di posizione in Yemen. Infatti, la nota agenzia che dovrebbe garantire l’infanzia, ha deciso giorni fa di noleggiare un aereo privato per il figlio di un membro del personale, ma lo ha negato per salvare la vita di sette bambini yemeniti in condizioni drammatiche. Questa iniziativa ha causato un forte malcontento nello Yemen.
Il ministero della Sanità del governo nazionale di salvezza ha richiesto l’evacuazione di almeno sette bambini che soffrono di malattie mortali, sottolineando che migliaia di bambini soffrono a causa dell’assedio imposto dalla coalizione guidata dai sauditi e hanno bisogno di cure di emergenza.
In un memorandum inviato dal ministero della Salute al Coordinatore umanitario delle Nazioni Unite, il ministero ha espresso la speranza che questi sette casi vengano trasferiti, insieme all’unico figlio per il quale è già stato inviato un aereo privato.
Tuttavia, una fonte del ministero della Sanità ha confermato che l’Unicef ha respinto la richiesta del ministero della Sanità e ha minacciato di interrompere le sue attività nello Yemen se il ministero della Salute di Sana’a avesse insistito sul trasferimento dei sette bambini all’estero.
Circa due mesi fa, il coordinatore umanitario dell’Onu, Lise Grande, ha inviato un aereo privato all’aeroporto internazionale di Sana’a per trasportare il suo autista privato fuori dallo Yemen perché infettato da Covid-19.
Il vero volto dell’Unicef
Ciò è in netto contrasto con il fatto che le Nazioni Unite hanno ripetutamente ignorato le chiamate di soccorso di Sana’a che chiedeva azioni per revocare il blocco all’aeroporto internazionale di Sana’a al fine di trasferire casi critici per cure mediche salvavita all’estero.
Purtroppo, questo è solo uno dei tanti casi in cui emerge il vero volto delle cosiddette Nazioni Unite, sempre più complici delle logiche arroganti dell‘Occidente e dei suoi alleati regionali.
