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Arabia saudita: giovane sciita ucciso in seguito a condanna capitale

9:55 - June 18, 2021
Notizie ID: 3486320
Tehran-Iqna- Martedì scorso le autorità del regime saudita hanno giustiziato un giovane sciita della regione di Qatif, per aver preso parte a manifestazioni di piazza contro il regime

Arabia saudita: giovane sciita ucciso in seguito a condanna capitale

 

Martedì scorso le autorità del regime saudita hanno giustiziato un giovane sciita della regione di Qatif, per aver preso parte a manifestazioni di piazza contro il regime.

"La condanna a morte è stata eseguita come punizione per Mustafa bin Hashem bin Issa Al Darwish, oggi, nella città di Dammam, nella provincia orientale", ha affermato martedì il ministero degli interni in una nota.

I funzionari sauditi avevano accusato Mustafa di aver imbracciato le armi contro il regime e di aver minacciato la sicurezza nazionale, accuse respinte però dalle organizzazioni per la difesa dei diritti umani, che le avevano descritte come prive di fondamento esortando il regime di Riyadh a revocare la condanna a morte.

La condanna a morte è stata emessa nonostante il fatto che Mustafa fosse un adolescente di 17 anni al momento del suo arresto nel 2015.

Fuad Ibraheem, un attivista politico saudita, ha condannato l'esecuzione, descrivendo le accuse contro il giovane Mustafa come inventate e senza alcuna giustificazione.

Attivisti ed organizzazioni, sia saudite che internazionali, hanno inoltre espresso perplessità circa l'intero iter processuale, caratterizzato a loro dire da una completa mancanza delle più elementari norme di garanzia previste in un processo equo e rispettoso dei diritti umani.

Un altro fattore che ha suscitato critiche e dubbi sulla correttezza del processo è dato dalle accuse circa le condizioni di detenzione dell'imputato e sulle presunte torture a cui il giovane sarebbe stato sottoposto, costretto in questo modo a confessare fatti non commessi.

Le regioni orientali dell'Arabia Saudita, in particolare le provincie di Qatif e Ihsa, abitate in prevalenza da musulmani sciiti, sono teatro di manifestazioni di protesta popolare dal 2011 quando, sulla scia della cosiddetta primavera araba, la popolazione locale ha iniziato ad esprimere il proprio malumore contro le discrimazioni del governo saudita.

Gli abitanti della zona chiedono al governo pari diritti sociali e politici, oltre che la libertà di praticare le proprie funzioni religiose.

Le autorità saudite hanno risposto alle proteste con la repressione, uccidendo decine di persone ed arrestandone migliaia.

 

 

 

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