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Figure coraniche - 6

Habil; un brav'uomo che cadde vittima dell'invidia

23:47 - September 01, 2022
Notizie ID: 3487953
Tehran-Iqna- La storia di Habil e Qabil (Abele e Caino) è una vicenda molto istruttiva sugli effetti nefasti a cui può portare l'invidia. Due fratelli che non avevano controversie o problemi tra loro fino a quel momento, ma all'improvviso le fiamme del dispetto e dell'invidia si sono accese portando al primo omicidio nella storia dell'umanità

Habil; un brav'uomo che cadde vittima dell'invidia

 

La storia di Habil e Qabil (Abele e Caino) è una vicenda molto istruttiva sugli effetti nefasti a cui può portare l'invidia. Due fratelli che non avevano controversie o problemi tra loro fino a quel momento, ma all'improvviso le fiamme del dispetto e dell'invidia si sono accese portando al primo omicidio nella storia dell'umanità.

Habil era il secondo figlio di Adamo ed Eva. Non si fa menzione del suo nome nel Corano, ma ci sono riferimenti a lui negli Hadith islamici e in altri libri sacri. La storia di Habil e Qabil citata in queste fonti è per la maggior parte la stessa con differenze molto marginali. Secondo tali fonti, il padre (Adamo) decide di presentare Habil, che è più meritorio di Qabil, come suo successore. Ciò provocò l'invidia di Qabil che divenne un pretesto per il fratricidio.

Habil era un uomo pio e giusto ed è per questo che suo padre, per ordine di Dio, lo nominò come il proprio successore. Dopo le proteste di Qabil, per ordine di Dio i due fratelli furono sottoposti ad una prova in cui ognuno di loro doveva offrire un sacrificio a Dio.

Abele, che era pastore, offri in sacrificio a Dio una delle sue pecore più grasse. La sua offerta venne accettata ed ebbe la conferma che sarabbe divenuto il successore di Adamo.

Qabil, che era contadino, offri però come sacrificio una parte di bassa qualità del proprio raccolto, preferendo di tenere per se il raccolto migliore Ciò portò alla sua sconfitta nella prova tra i due fratelli. A quel punto Qabil decise di vendicarsi.

Secondo il Sacro Corano quando Qabil stava per uccidere suo fratello, Habil lo ammonisce e cerca di metterlo in guardia dal terribile destino a cui sarebbe andato incontro qualora avesse commesso il fratricidio. «Anche se tu provi ad uccidermi, io di certo non cercherò di ucciderti. Ho timore di Dio, il Signore del creato. Preferirei che ti assumessi la responsabilità esclusiva di entrambi i nostri peccati e diventassi così un abitante dell'inferno; questo è ciò che una persona ingiusta merita”. (Sura Al-Ma'idah, Versetti 28-29)

Qabil, tuttavia, ignorò gli avvertimenti di Habil e uccise suo fratello con un colpo alla testa. Secondo alcune fonti Habil aveva 20 anni quando fu ucciso.

Alcune fonti affermano che ciò sia accaduto in un'area vicino alla Mecca, mentre altre affermano che fosse su una montagna vicino a Damasco, in Siria, su un monte conosciuto come Qasioun. Si dice che sulla montagna vi fosse una roccia con i resti del sangue di Habil. Nel sito c'è una grotta chiamata Magharat al-Dam (la Grotta del Sangue) e circa 40 chilometri a ovest si può vedere una tomba che si dice sia quella di Habil.

 

 

 

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