Accademico iraniano: non tutti gli orientalisti occidentali sono prevenuti nel loro approccio al Corano
Uno studioso universitario iraniano ha affermato che non tutti gli orientalisti sono stati di parte nel loro approccio allo studio del Corano e dell'Islam.
Intervenendo nel corso di seminario, l'Hojjat-ol-Islam Jafar Tayyari, accademico presso Università delle religioni e delle denominazioni di Qom, ha parlato degli approcci al Corano adottati dagli orientalisti in occidente.
Intitolato “Valutare il potenziale e l'efficienza degli studi coranici contemporanei in occidente”, l'incontro si è tenuto la scorsa settimana a margine della sezione internazionale della 30a Fiera internazionale del Sacro Corano di Tehran,
L'Hojjat-ol-Islam Tayyari ha affermato che esistono due tipologie di orientalisti che studiano il Libro Sacro dell'Islam.
Quelli che sono giusti ed equilibrati nel loro approccio e che hanno come obiettivo la ricerca della verità. Questo gruppo di studiosi, secondo Tayyari, vogliono sapere se il Corano che abbiamo oggi sia lo stesso rivelato al Santo Profeta.
Tayyari ha aggiunto che un certo numero tra questi studiosi, tra cui un ricercatore tedesco, ha studiato diverse copie manoscritte del Corano risalenti ai primi anni dopo l'avvento dell'Islam che sono conservate nei musei in varie parti del mondo come Londra, Sana'a, Il Cairo, Istanbul e Tashkent, arrivando alla conclusione che non vi è alcuna differenza nel numero o nell'ordine delle Surah, dei versetti e delle parole. Questi studiosi hanno confermato che non vi è stata alcuna alterazione nel Corano sin dall'inizio.
L'Hojjat-ol-Islam Tayyari ha poi parlato di un altro gruppo di orientalisti. Questi, a differenza del gruppo precedente, sono prevenuti e cercano di offuscare l'immagine dell'Islam e del Sacro Corano.
L'accademico iraniano ha sottolineato che le opere di entrambi i gruppi di orientalisti devono essere studiate ed analizzate e che le conclusioni errate presentate dal secondo gruppo dovrebbero essere risolte in ambito accademico e attraverso ricerche approfondite.
Il docente della Shahed University, Ali Hasannia, è stato il secondo relatore al seminario. Secondo Hasannia, il termine orientalismo non indica necessariamente studiosi occidentali che studiano l'oriente, ma significa seguire il metodo usato dall'occidente nei suoi studi sull'oriente.
Hasannia ha inoltre sottolineato la necessità di sviluppare studi accademici internazionali sul Corano aggiungendo che il potenziale degli studiosi iraniani che vivono in altri paesi dovrebbe essere sfruttato in questo settore.
https://iqna.ir/en/news/3483180
Seguiteci su Facebook: https://www.facebook.com/iqnaItaliano
