Le benedizioni di cui godranno i credenti in paradiso sono per noi incomprensibili poiché l'aldilà è un mondo di gran lunga superiore, più grande e più elevato di questo mondo.
Ecco perché possiamo avere un’idea di quelle benedizioni solo attraverso un confronto con le benedizioni e i piaceri di questo mondo.
Per noi, persone che viviamo in questo mondo limitato, comprendere le dimensioni delle benedizioni del paradiso è molto difficile, persino impossibile. La differenza tra i due è come la differenza tra una goccia d'acqua e un fiume.
Il Sacro Corano dice nel versetto 35 della Surah Qaaf: "Lì (in paradiso) hanno tutto ciò che desiderano, e con Noi c'è molto di più".
Il paradiso eterno promesso da Dio alle persone di fede e dotati di taqwa (pietà e timore di Dio) è una notizia che riguarda la dimensione del ghayb (occulto - invisibile) che non potrà mai essere compreso a pieno in questo mondo. È impossibile realizzare la portata della gioia e della felicità che si trarrà dall'essere nel ghurb (vicinanza a Dio).
Questo è il motivo per cui alle persone viene detto solo che la promessa divina di rendere quelle ricompense è certa:
“Saranno ammessi ai Giardini dell’Eden (paradiso) che è la promessa invisibile del Dio benevolo ai Suoi servitori. La promessa di Dio certamente si avvererà”. (versetto 61 della Surah Maryam)
Il fatto che il paradiso venga chiamato giardini (al plurale) in questo versetto dimostra che consiste di innumerevoli giardini pieni di benedizioni per i credenti. La parola Eden implica l’eternità del paradiso poiché non è come i giardini e le benedizioni di questo mondo che un giorno finiranno.
Una delle più grandi preoccupazioni riguardo alle benedizioni di questo mondo è il fatto che prima o poi svaniranno, ma non esiste una tale preoccupazione per le benedizioni del paradiso.
La parola “servitori” in questo versetto si riferisce ai credenti in Dio, non a tutte le persone, e la parola invisibile si riferisce al fatto che credono in ciò che non possono vedere in questo mondo. Un altro punto qui è che le benedizioni del paradiso sono tali che nessun occhio le ha viste e nessun orecchio ha potuto udire la loro vera essenza. Sono oltre la nostra immaginazione e la nostra comprensione.
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