Criminalizzazione della profanazione del Corano da parte della Danimarca: MQI rivendica ruolo decisivo
Un portavoce della Minhajul Quran International (MQI), con sede in Pakistan, ha sottolineato il ruolo svolto dall'associazione nel convincere la Danimarca a vietare la profanazione del Sacro Corano.
Il portavoce dell'associazione coranica ha descritto la decisione del governo di Copenhagen come un risultato significativo, affermando che il MQI ha sostenuto con successo l'approvazione della legge da parte del governo danese sulla proibizione della profanazione del Sacro Corano.
Il portavoce ha spiegato che l'iniziativa, intrapresa dalla sezione danese del MQI in collaborazione con la comunità islamica locale e la società civile, mirava ad affrontare i dolorosi episodi di profanazione del Corano in Danimarca. Gli sforzi hanno comportato l’avvio di un dialogo sia a livello governativo che non governativo.
L'MQI ha sottolineato che attraverso queste discussioni il governo danese è stato convinto a criminalizzare la profanazione del Sacro Corano, riformulandolo come un atto sanzionabile piuttosto che semplicemente come una questione di esercizio della libertà di parola.
Prima della legislazione si verificavano casi in cui ogni venerdì il Sacro Corano veniva bruciato fuori da alcune moschee in Danimarca, causando costernazione tra comunità musulmana. Il portavoce dell'MQI ha rivelato che la sezione danese dell'associazione, insieme alla società civile, hanno risposto a tali incidenti distribuendo copie del Sacro Corano con traduzioni danesi, favorendo i nquesto modo un cambiamento positivo negli atteggiamenti dei non musulmani.
La traduzione del Corano ha svolto un ruolo fondamentale nell'informare l’opinione pubblica, mentre la collaborazione tra la comunità islamica locale e la società civile ha facilitato un dialogo efficace sulla questione. Tali sforzi alla fine sono riusciti a convincere il governo a promulgare la legge contro la profanazione.
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