La traduzione del Sacro Corano iniziò nei primi anni dopo l’avvento dell’Islam, con alcune parti del Libro Sacro tradotte addirittura durante la vita del Profeta Mohammad (Dio benedica lui e la sua famiglia).
In quell'occasione alcuni iraniani chiesero a Salman Farsi di tradurre in persiano il primo capitolo del Corano, la Surah Al-Fatiha, e il Santo Profeta acconsentì.
Comunque la prima traduzione del Corano rimasta fino ad oggi è quella in lingua persiana inclusa nell'esegesi del Corano di Mohamamd ibn Jarir al-Tabari. Tabari fu un giurista, teologo, traduttore, esegeta del Corano e storico persiano vissuto nel terzo secolo dell'Egira (decimo secolo d.C).
Per quanto riguarda le lingue europee, il Corano fu tradotto per la prima volta in latino nella prima metà del dodicesimo secolo ad opera del teologo inglese Robert di Ketton. La traduzione avvenne su richiesta dell'allora abate del monastero benedettino di Cluny, Pietro il venerabile.
Riamse l'unica traduzione del Libro Sacro islamico disponibile in Europa fino al rinascimento, quando, soprattuto in Italia e Germania, furono date alle stampe diverse altre versioni del Corano in latino.
Dal sedicesimo secolo iniziò invece la traduzione del Corano nelle moderne lingue europee come inglese, francese, spagnolo, olandese, italiano, russo e svedese.
La prima di queste traduzioni fu fatta in lingua italiana nel 1547. L'opera fu pubblicata a Venezia dal fiorentino Arrivabene.
La prima traduzione del Corano in inglese risale invece al 1648 quando il Libro Sacro fu tradotto ad opera di Alexander Ross. Quest'ultimo tradusse il Corano non dall'arabo ma dalla versione francese di Andrè Durye.
George Sale fu invece il primo a tradurre il Corano in lingua inglese direttamente dall'arabo.
L’opera di Sale non è una traduzione parola per parola ma una traduzione dei concetti contenuti nel Corano. La sua traduzione, inclusa una prefazione sull'Islam, venne accolta con favore e fu stampata più e più volte.
La sua opera rimase fino al XIX secolo l'unica traduzione del Corano in inglese avvenuta direttamente dall'arabo.
Nella prefazione, che comprende più di 200 pagine, Sale parla delle condizioni storiche in cui è stato rivelato il Corano e offre una breve introduzione alla vita, alla cultura e alle credenze degli arabi e dei musulmani.
Sale sottolinea inoltre nella prefazione che il suo obiettivo per la traduzione del Corano era quello di aiutare i missionari a comprendere meglio il Libro Sacro dell'Islam per capire come potevano argomentare contro di esso.
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