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Ebrei nel Corano - 6

Le persone più avide secondo il Corano

23:59 - June 13, 2024
Notizie ID: 3490421
Tehran-Iqna- Il Sacro Corano si riferisce ad alcuni ebrei come a persone molto avide, descrivendoli come ancora più avidi dei mushrikeen (politeisti)

Le persone più avide secondo il Corano

 

Il Sacro Corano si riferisce ad alcuni ebrei come a persone molto avide, descrivendoli come ancora più avidi dei mushrikeen (politeisti).

Va notato che il Sacro Corano ha due posizioni sugli ebrei. Uno riguarda quegli ebrei che credono nell'unico Dio e nel Giorno della Resurrezione, e che compiono buone azioni e fanno parte della “gente del Libro”.

Un altro gruppo sono quegli ebrei che non credono in Dio e nella Resurrezione e che complottano contro l'Islam. In realtà, questi ultimi sono gli ebrei menzionati nei versetti del Corano che parlano delle caratteristiche negative del popolo ebraico.

Il Corano si riferisce a questa categoria come a persone molto avide nonostante fossero stati inviati loro molti profeti da cui potevano ricevere insegnamenti e consigli per la loro salvezza.

Descrivendo questo gruppo di ebrei, il Sacro Corano afferma: “Tuttavia troverete che sono i più avidi di tutti gli uomini, anche più dei pagani. Ciascuno di loro vivrebbe volentieri per mille anni, ma una vita così lunga non li salverebbe dal tormento. Dio vede quello che fanno”. (versetto 96 della Surah Al-Baqarah)

Secondo il versetto, questo gruppo di ebrei pensano che una lunga vita possa impedire loro la punizione divina.

Una delle ragioni di un tale livello di avidità tra questo gruppo di ebrei potrebbe essere la loro mancanza di vera fede nell’aldilà. Il Corano dice: “O credenti, non stabilite amicizia con le persone che sono diventate soggette all’ira di Dio. Non hanno alcuna speranza nella vita futura (aldilà), proprio come i miscredenti  disperano di rivedere la gente delle tombe". (versetto 13 della Surah Al-Mumtahina)

Sebbene la Gente del Libro (cristiani ed ebrei) creda nel Giorno della Resurrezione, questo specifico gruppo di ebrei è soggetto all'ira di Dio e non ha speranza nelle ricompense nell'aldilà. Ecco perché la loro situazione non è diversa da quella dei miscredenti.

Questo versetto ricorda ai credenti la dannazione eterna di questo gruppo di ebrei, intimando di non stabilire amicizia con essi.

 

 

 

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