Durante il suo viaggio nel più grande paese a maggioranza musulmana del mondo, Papa Francesco ha visitato la moschea Istighlal di Giacarta.
Il Papa e Nasaruddin Umar, il grande Imam della moschea Istiqlal, hanno firmato una dichiarazione congiunta in cui si auspica collaborazione e amicizia interreligiosa, prendendo posizione contro le forme di violenza aventi come pretesto la religione e sollecitando un'azione unitaria per proteggere il pianeta.
Il Pontefice ha incontrato Nasaruddin nella più grande moschea del Sud-est asiatico, nel terzo giorno della sua visita in Indonesia. Quella indonesiana è la prima tappa di un tour di due settimane nell'Asia orientale, che lo porterà anche in Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore.
Durante l'incontro, Nasaruddin ha affermato che la dichiarazione si è concentrata su due punti principali: "Il primo è che l'umanità è una sola, non ci sono colori. Il secondo è come salvare il nostro ambiente".
Nel suo discorso alla moschea, Francesco ha sottolineato gli aspetti comuni delle religioni, affermando che "guardando in profondità... scopriamo che siamo tutti fratelli, tutti pellegrini, tutti in cammino verso Dio, al di là di ciò che ci differenzia".
Il Pontefice ha messo in guardia contro l'utilizzo della religione come pretesto per alimentare i conflitti, sottolineando anche l'importanza di una maggiore attenzione verso la crisi ambientale in quanto minaccia esistenziale per la civiltà umana.
"Ci assumiamo la responsabilità di affrontare le gravi crisi che minacciano il futuro dell'umanità come guerre e conflitti", ha affermato Francesco, aggiungendo che la crisi ambientale è "un ostacolo alla crescita e alla coesistenza dei popoli".
All'inizio dell'incontro, il Papa e Nasaruddin hanno ascoltato un passaggio del Corano recitato da una giovane ragazza non vedente e un passaggio della Bibbia.
La moschea Istiqlal si trova di fronte alla Cattedrale di Giacarta, collegata da un "tunnel dell'amicizia" come simbolo di fratellanza religiosa. Francesco ha visitato il tunnel prima dell'incontro, firmando una sezione del tunnel.
Il tunnel è considerato in Indonesia un forte simbolo di libertà religiosa, sancito dalla costituzione del paese, ma è stato messo in discussione da ripetuti episodi di discriminazione e violenza contro le minoranze religiose.
Nel corso della sua visita in Indonesia, Francesco ha celebrerato una messa alla presenza di decine di migliaia di persone nello stadio di calcio principale di Giacarta. Molte persone hanno viaggiato da tutto il paese per prendere parte l'evento.
Il cattolicesimo è una delle sei correnti religiose ufficialmente riconosciute in Indonesia, insieme a protestantesimo, buddismo, induismo, confucianesimo e l'Islam come religione principale e maggioritaria del paese.
Secondo i dati ufficiali i cattolici rappresentano circa il 3 percento della popolazione del paese, con quasi otto milioni di persone. La percentuale di popolazione musulmana arriva invece all'87 percento, ovvero 242 milioni di persone.
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