Ministro della Cultura iraniano: le competizioni internazionali servono come piattaforma per la “diplomazia coranica”
"Le competizioni coraniche internazionali iraniane svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere i legami all'interno del mondo islamico, al di là delle relazioni politiche", ha affermato il Ministro della Cultura e della Guida Islamica dell'Iran, Seyyed Abbas Salehi.
Parlando a margine della cerimonia di chiusura della 41esima edizione delle competizioni coraniche iraniane, Salehi ha descritto l'evento come un'opportunità per la diplomazia coranica, sottolineando che il Corano funge da fattore unificante tra i popoli musulmani.
"Il Corano stabilisce e rafforza i legami tra le comunità musulmane, indipendentemente dai cambiamenti politici", ha affermato. "Pertanto la competizione non dovrebbe essere vista solo da una prospettiva rituale, anche se ha un valore cerimoniale e spirituale significativo".
Salehi ha evidenziato la presenza di vincitori provenienti da paesi come Egitto, Libia, Nigeria, Bangladesh, Iraq e Libano, osservando che mentre l'Iran ha relazioni diplomatiche con alcune di queste nazioni, altre hanno posizioni politiche diverse da Teheran. "Quindi il fatto che i rappresentanti di questi paesi si riuniscano sotto la bandiera del Corano è significativo", ha aggiunto.
Il ministro ha ricordato che le competizioni coraniche internazionali iraniane vanno avanti da oltre quattro decenni e questo dimostra l'impegno dell'Iran nella promozione del Sacro Corano. "Un'accusa comune contro lo sciismo è la mancanza di attenzione al Corano. Tuttavia, la portata e la continuità di questa competizione dimostrano che la Repubblica islamica dell'Iran e le comunità sciite considerano il Corano come la principale fonte di guida, dissipando alcuni di questi equivoci".
Salehi ha inoltre sottolineato il ruolo della competizione nell'attrarre i giovani verso gli studi coranici. "In un simile ambiente, l'entusiasmo e la devozione al Corano crescono tra i giovani, incoraggiandoli a impegnarsi nella memorizzazione, nella recitazione e nella riflessione più profonda sui suoi insegnamenti", ha affermato.
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