Nel corso della seconda conferenza dei ministri dell'istruzione superiore dei 15 stati membri dell'OIC (Organizzazione della Cooperazione Islamica) è stato adottato il primo"Documento sull'intelligenza artificiale del mondo islamico".
La conferenza ha avuto il via domenica presso l'Espinas Palace Hotel di Teheran.
In un discorso pronunciato lunedì, secondo giorno della conferenza, il Ministro iraniano della Scienza, della Ricerca e della Tecnologia, Hosein Simayi Sarraf, ha elogiato l'adozione del documento.
Sarraf ha osservato che il documento affronta questioni che vanno dal progresso dell'istruzione superiore fino alla formazione della forza lavoro passando per la collaborazione in materia di ricerca, innovazione e ottimizzazione delle infrastrutture di IA.
Dal rafforzamento di una governance etica e credibile, al sostegno ai partenariati pubblico-privati nello sviluppo dell'IA, fino al rafforzamento della competitività dei paesi islamici in questo settore, sono tutti punti cardini di questo documento pionieristico, ha affermato.
"Questo documento, come gli altri documenti del COMSTEC e dell'Organizzazione per la Cooperazione Islamica, è il nostro patrimonio comune. E' il risultato del lavoro di esperti e ricercatori di intelligenza artificiale nel mondo islamico, e dimostra la nostra seria determinazione a unirci nel processo decisionale sulla IA".
Simayi Sarraf ha osservato che il documento rappresenta solo un primo passo e che la sua attuazione "richiede la volontà collettiva di tutti noi e una serie di azioni, tra cui il riconoscimento della situazione attuale dei nostri paesi".
Sarraf ha concluso affermando che in un momento storico in cui il fenomeno dell'intelligenza artificiale sta trasformando gli indicatori globali di sviluppo e progresso, l'incapacità delle nazioni islamiche di investire in ricerca e sviluppo acuirà le lacune esistenti e potrebbe rappresentare una grave minaccia per tutti i paesi musulmani.
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