Nel versetto 2 della Surah Al-Ma'idah, sono otto i comandamenti menzionati tra gli ultimi rivelati al Profeta Mohammad (Dio benedica lui e la sua famiglia), tra cui l'unità nel cammino della bontà e della pietà.
In questo versetto vengono enunciati alcuni importanti comandamenti islamici, tra gli ultimi comandamenti rivelati al Profeta (SW), la maggior parte dei quali sono relativi all'Hajj e al pellegrinaggio alla Casa di Dio.
Secondo questo versetto, il rispetto per tutti i riti e i segni divini è obbligatorio e la violazione della loro santità è proibita, mentre menziona specificamente diversi riti e segni come i mesi sacri, il sacrificio, il divieto di caccia in stato di Ihram e i pellegrini alla Casa di Dio:
"O credenti, non violate i riti di Allah".
Il versetto prosegue sottolineando il fatto che la Mecca è stata conquistata e che di conseguenza le ostilità passate (come l'impedimento ai musulmani di compiere l'Hajj nel sesto anno dell'Egira) non dovrebbero indurre i credenti a commettere aggressioni:
"Non lasciate che l'ostilità di un gruppo di persone vi tenga lontani dalla Sacra Moschea o vi faccia esprimere animosità".
Sebbene questa regola sia stata rivelata in merito al pellegrinaggio alla Casa di Dio, in realtà è usata come regola generale secondo cui un musulmano non dovrebbe essere vendicativo, rivivere eventi accaduti in passato e cercare vendetta. Dato che questa è una delle cause di ipocrisia e divisione in ogni società, l'importanza di questo comandamento islamico diventa ancora più evidente negli ultimi giorni di vita del Profeta (SW).
Per completare il concetto, nel versetto successivo Dio dice ai credenti di non unirsi per vendicarsi dei loro ex nemici e attuali amici, ma di unirsi sulla via del bene e della pietà:
"E cooperate nella rettitudine e nell'allontanamento (dal male), non nel peccato e nella trasgressione".
Alla fine del versetto, per rafforzare le precedenti sentenze, si sottolinea che con pietà, bisogna evitare di opporsi al comando di Dio, poiché il castigo di Dio sarà severo:
"Temete Allah, perché Allah è severo nel castigo".
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