IQNA

Il martire Raisi aveva un approccio islamico nella difesa degli oppressi

23:59 - May 19, 2025
Notizie ID: 3491654
Tehran-Iqna- Uno studioso libanese ha sottolineato gli sforzi dell'ex presidente iraniano Ebrahim Raisi nel servire il popolo, affermando che Raisi aveva un approccio islamico nella difesa degli oppressi

Il martire Raisi aveva un approccio islamico nella difesa degli oppressi

 

Uno studioso libanese ha sottolineato gli sforzi dell'ex presidente iraniano Ebrahim Raisi nel servire il popolo, affermando che Raisi aveva un approccio islamico nella difesa degli oppressi.

Tawfiq Hassan Alawiyah ha fatto queste osservazioni in un articolo da lui scritto per l'Agenzia IQNA in occasione del primo anniversario del martirio dell'Ayatollah Raisi.

Il 20 maggio scorso, il Presidente della Repubblica iraniano Seyyed Ebrahim Raisi, il Ministro degli Esteri Hosein Amir-Abdollahian e la delegazione al loro seguito hanno perso la vita dopo che l'elicottero su cui viaggiavano di ritorno da una visita ad una serie di progetti vicino al confine con la Repubblica di Azerbaijan, si è schiantato al suolo nella zona nord-occidentale del paese.

Le fonti ufficiale hanno parlato di incidente dovuto a deterioramento improvviso delle condizioni atmosferiche. Nonostante ciò, fonti indipendenti non escludono la pista dell'attentato, facendo presagire così il coinvolgimento di potenze straniere nemiche o rivali dell'Iran.


Di seguito alcuni estratti dall'articolo di Alawiyah per IQNA:

Secondo l'Islam le caratteristiche più importanti che distinguono le persone tra di loro sono ciò che le pone nell'ordine dell'eccellenza etica. Questi tratti sono più evidenti nelle situazioni di crisi. Le situazioni più critiche, in cui questi tratti vengono esaminati attentamente, sono quelle in cui poche persone resistono e molte falliscono.

Più ristretto è il cerchio, più distinti e meritevoli sono i riconoscimenti. Pertanto, il mondo ha potuto conoscere personalità grandi e illustri, le cui qualità sono emerse nelle circostanze più difficili e critiche.

Tra questi personaggi c'è il martire Ayatollah Seyyed Ebrahim Raisi. La personalità dell'Ayatollah Raisi possedeva una combinazione di caratteristiche, tra cui saggezza, coraggio, buona gestione, e piena consapevolezza delle condizioni di tempo e luogo e dello stato delle cose nel mondo, in particolare la consapevolezza degli eventi, dei risultati e delle conseguenze del conflitto tra l'asse della resistenza e l'asse del male, in riferimento agli Stati Uniti, a Israele ed ai loro complici.

Quando una personalità è onesta ed efficiente, e quando questa personalità fa affidamento su Dio Onnipotente, allora tutte le sue azioni e il suo comportamento saranno influenti.

L'Ayatollah Raisi era uno studioso, un giurista e un maestro dei fondamenti del fiqh (giurisprudenza islamica). Questo è ciò che testimoniano gli esperti in questo campo.

Aveva anche raggiunto alti livelli nel suo percorso accademico, combinando così scienze religiose e accademiche.

Era pio nell'approccio al mondo e a tutto ciò che lo riguardava. Assunse molti incarichi delicati, ma nonostante questi, rimase la stessa persona.

Un fatto molto importante è che nel campo degli affari coranici, il martire Raisi fu il primo presidente a difendere il Corano ed a onorarlo in ambito internazionale, tenendo in mano questo Libro Celeste nell'arena delle Nazioni Unite. L'immagine dell'Ayatollah Raisi con il Corano alzato sopra la testa sulla tribuna dell'assemblea generale delle Nazioni Unite è ancora visibile agli occhi del mondo e rimarrà una grande testimonianza che lo farà ricordare come un sincero difensore e servitore del Sacro Corano.

Un'altra caratteristica degna di nota di Raisi è che, una volta sentito l'Azhan, pregava ovunque trovasse un luogo adatto per pregare. Ad esempio uno dei luoghi in cui normalmente non vediamo funzionari pregare in pubblico è su un aereo diretto a una missione presidenziale; eppure lui pregava lì. Lo abbiamo visto pregare anche al Palazzo del Cremlino, alle Nazioni Unite e nel suo famoso viaggio in Algeria, dove pregò con i sunniti.

Non meno importantre va ricordato in conclusione che l'ex Presidente, sulla scia dei valori della Rivoluzione Islamica, fu un grande sostenitore dei diseredati e degli oppressi in tutto il mondo, mantenendo su tale questione un approccio islamico che, in molti casi, non coincide con l'approccio prettamente pragmatico della maggior parte dei politici e statisti nel mondo. In particolare, difendere la causa palestinese e sostenere la resistenza è stato un aspetto importante della vita dell'Ayatollah Raisi.

 

Il martire Raisi aveva un approccio islamico nella difesa degli oppressi

 

 

https://iqna.ir/en/news/3493143

captcha