Almeno quattro persone sono morte nel centro del Cairo, in Egitto, a causa dell'esplosione di un'autobomba di fronte al quartier generale della polizia.
Lo rende noto il ministero della Salute egiziano, aggiungendo che ci sono 47 feriti. Il generale Hani Abdel-Latif, portavoce del ministero dell'Interno, ha dichiarato che l'autobomba è esplosa davanti ai blocchi di cemento piazzati pochi metri fuori dall'ingresso dell'edificio. Non ha voluto invece fare commenti circa le notizie, diffuse anche dall'agenzia stampa Mena, che parlano di uno scontro a fuoco avvenuto subito dopo l'esplosione. L'edificio, pesantemente danneggiato, è stato isolato per permettere alle squadre di soccorso di lavorare per cercare di estrarre eventuali superstiti dalle macerie. Le forze di sicurezza sono state messe in massima allerta e piazza Tahrir e le principali strade del Cairo sono state chiuse. Secondo l'agenzia Mena, l'esplosione è stata talmente forte da essere udita in grande parte della capitale e da danneggiare le facciate di un museo e di un tribunale nelle vicinanze. Al momento non ci sono state rivendicazioni per l'esplosione, ma dopo la destituzione del presidente islamista Mohammed Morsi lo scorso 3 luglio sono aumentati gli attacchi contro polizia ed esercito. L'attacco ha inoltre una forte valenza simbolica visto l'approssimarsi del terzo anniversario della rivolta del 2011, che portò alla caduta dell'ex presidente Hosni Mubarak.
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