Nel mondo vivono ancora 40 milioni di schiavi, di 25 milioni condannate al lavoro forzato, che fruttano un giro d'affari da 150mila miliardi di dollari. I matrimoni forzati sono ancora in tutto il mondo 15 milioni e i bambini ridotti in schiavitù sono 150 milioni. E si tratta di stime in difetto, dato che non si ha una traccia del fenomeno, che è diluito in tante forme diverse.
A farne le spese principali sono come al solito le donne: il 70% di tutti gli schiavi sessuali al mondo (la seconda più alta percentuale riguarda i minori) sono donne sfruttate dall'industria del sesso.
Lo schiavismo moderno è praticato soprattutto in Africa, seguita dall'Asia. I paesi più schiavisti al mondo sono Nord Corea, Eritrea, Burundi, Repubblica centrafricana, Afghanistan, Mauritania, Sud Suda, Pakistan, Cambogia e Iran.
Infine, un capitolo a parte è dedicato alla tratta degli esseri umani e alla vendita di organi: la povertà estrema spinge milioni di persone a vendere spesso i propri reni oppure a sacrificarsi per mantenere la famiglia. Il fenomeno è particolarmente diffuso in India e gli organi sono venduti principalmente in Sri Lanka, nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Canada, in Australia e in altri paesi 'civili'.
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