IQNA

La Luce del Corano-Esegesi del Sacro Corano,vol 1 - Parte 78 - Sura Al-Bagharah - versetto 168

8:46 - December 14, 2019
Notizie ID: 3484594
Iqna - La prima traduzione del Sacro Corano e del Tafsir (esegesi) fatta direttamente dall'arabo. Il primo volume comprende la traduzione ed il commentario della Sura al-Fatiha (I Sura) e della Sura al-Baqara (II Sura)

La Luce del Corano-Esegesi del Sacro Corano,vol 1 - Parte 78 - Sura Al-Bagharah - versetto 168

Sura al-Baqarah Versetto 168

يَا أَيُّهَا النَّاسُ كُلُواْ مِمَّا فِي الأَرْضِ حَلاَلاً طَيِّباً وَلاَ تَتَّبِعُواْ خُطُوَاتِ الشَّيْطَانِ إِنَّهُ لَكُمْ عَدُوٌّ مُّبِينٌ ﴿168﴾

168. O uomini, mangiate ciò che di lecito e buono v’è sulla terra, e non seguite le orme di Satana, ché, in verità, egli è vostro evidente nemico.

Commento

Colui che è dotato di sana fede, considera satanico, diabolico sia il mangiare cibi proibiti da Allah: “O voi che credete, in verità il vino, il maysir…sono opere di Satana…”1sia l’astenersi dal mangiare i cibi da Lui permessi: “…mangiate ciò che di lecito e buono v’è sulla terra, e non seguite le orme di Satana…”2

Alcuni documenti storici attestano che alcune famiglie arabe avevano, senza alcun valido motivo, proibito a se stessi alcuni alimenti, e, a volte, attribuivano queste proibizioni ad Allah. Fu allora rivelato il versetto in esame ed eliminò ogni ambiguità.

La sacra religione islamica cura perfettamente la vita terrena degli uomini, mostra completa sollecitudine rispetto ai bisogni materiali dell’essere umano, soprattutto rispetto alle sue necessità alimentari. Molti sono infatti i versetti e gli hadith che trattano questo argomento.

Uno dei doveri degli inviati divini è quello di far conoscere alla gente i cibi leciti, metterli nelle condizioni di poter distinguere quelli proibiti da quelli permessi. Questo versetto esorta gli uomini a mangiare dei leciti frutti della terra, e di non privarsi di ciò che Allah ha loro permesso, non cadere nella trappola tesa dal maledetto Satana, che vuole privare gli esseri umani delle gioie e dei piaceri di questo mondo e dell’aldilà.

Citiamo ora alcune tradizioni del sommo Profeta (S) narrate dall’imam Baqir (as).

1. Il culto è composto da settanta parti, la migliore delle quali è ricercare l’halah {guadagnarsi da vivere onestamente}.3

2. Chi, in questo mondo, ricerca il rizq {sostentamento divino} per non dipendere dalla gente, per donare benessere alla propria famiglia, e per beneficare i propri vicini, ebbene, il Giorno del Giudizio, incontrerà Allah, glorioso e magnifico, con il viso splendente come la luna piena.4

3. Adorare Allah e, allo stesso tempo, guadagnarsi da vivere disonestamente, è come fondare una costruzione sulle sabbie mobili.5

  • 1. Santo Corano, V: 90.
  • 2. Santo Corano, 2: 168.
  • 3. Tafsiru-l-burhaan, vol. I, pag. 173. At-tahzib, vol. IV, pag. 324.
  • 4. Al’usul Min Al-kaafi, vol. V, pag. 78.
  • 5. Bihaaru-l’anwaar, vol. 100, pag. 16.

 

 

Mustafa Milani Amin
Al-Islam.org

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