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Tafsir di Surabadi; uno dei primi commenti del Corano in lingua persiana

23:58 - January 02, 2023
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Tehran-Iqna- Il Tafsir di Surabadi è un'antica esegesi del Corano scritta dallo studioso sunnita persiano Abubakr Atiq ibn Muhammad Heravi Nishaburi, noto anche come Surabadi o Suriyani

Tafsir di Surabadi; uno dei primi commenti del Corano in lingua persiana

 

Il Tafsir di Surabadi è un'antica esegesi del Corano scritta dallo studioso sunnita persiano Abubakr Atiq ibn Muhammad Heravi Nishaburi, noto anche come Surabadi o Suriyani.

Scritta nel V secolo dell'egira (XI secolo d.C.) in lingua persiana, l'opera è nota anche come Tafsir al-Tafasir (esegesi delle esegesi).

Non ci sono molte informazioni credibili su Surabadi, anche se alcune fonti lo hanno descritto come una persona pia, dotta ed erudita.

Il Tafsir di Surabadi può essere descritto come uno dei commenti più antichi e completi del Corano. Ha uno stile semplice e scorrevole. Esistono molte copie e riassunti del tafsir, il che dimostra la sua importanza tra gli studiosi dell'epoca.

L'opera include parole persiane che l'autore ha coniato come equivalenti di parole coraniche in lingua araba. L'utilizzo della peculiarità della lingua persiana nel beneficiare dei prefissi per creare nuovi verbi e trasmettere significati con essi è tra le caratteristiche del tafsir di Surabadi. L'opera di Surabadi ci aiuta anche a conoscere meglio la tradizione di scrivere commenti del Corano in persiano in quell'epoca.

Il tafsir include alcune informazioni scientifiche dell'epoca così come alcuni pensieri mistici con l'autore che utilizza a volte esempi per trasmettere meglio i significati.

Sulla base delle copie manoscritte che ci sono giunte, il tafsir di Surabadi è un'opera di grandi dimensioni che è stata divisa in sette sezioni. Inizia con la lode a Dio e al Santo Profeta (Che Dio benedica lui e la sua famiglia), seguita da una prefazione in cui l'autore spiega uno dei motivi per cui l'opera è stata scritta in persiano.

Surabadi afferma di aver scritto il tafsir in lingua persiana in modo che possa essere di beneficio per tutte le persone, aggiungendo che se lo avesse scritto in arabo, ci sarebbe stato bisogno di un insegnante per trasmettere il suo significato alla gente comune.

L'opera prosegue con la traduzione e l'esegesi del Corano dalla Surah Al-Fatihah fino alla Surah An-Nas.

All'inizio di ogni Surah l'autore menziona il nome, il numero di versetti, parole e lettere, il luogo della rivelazione e le peculiarità spirituali della Surah. Nel commentare i versi, a volte traduce e commenta l'intero versetto e talvolta divide il versetto in più parti.

Nel tafsir sono presenti anche riferimenti alle opinioni di autori precedenti.

In alcuni casi, Surabadi cita poesie ed affermazioni dell'Imam Ali (AS), dell'Imam Hussein (AS), dell'Imam Sadiq (AS) e dell'Imam Reza (AS) e riporta Hadith (tradizioni - citazioni) del Santo Profeta (SW) sulle virtù degli Ahl-ul-Bayt (La Famiglia e discendenza del Profeta), sull'amore per l'Imam Ali (AS) e il divieto di inimicizia con lui.

Nel commentare il verso noto come Al-Tathir, l'autore menziona un Hadith in base al quale gli Ahl-ul-Bayt (AS) sono l'Imam Ali (AS), Fatima Zahra (SA), l'Imam Hassan (AS) e l'Imam Hussein (AS). In una parte del tafsir, Surabadi descrive anche le virtù di Abu Bakr, Omar, Othman e Hazrat Ali (AS).

Le traduzioni e le interpretazioni dei versi nel Tafsir di Surabadi sono tra i più eloquenti esempi di prosa persiana dell'epoca che includono molte parole e termini persiani scelti da Surabadi come equivalenti per parole e termini coranici.

Il Tafsir di Surabadi è stato curato e pubblicato in Iran nel 1992 da Ali Akbar Saeedi Sirjani.

 

 

 

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