The Cradle. L’ospedale governativo di Marjayoun, nel sud del Libano, è stato messo fuori servizio a causa di un attacco aereo israeliano nei pressi della struttura, che il 4 ottobre ha ucciso quattro paramedici dell’Autorità sanitaria islamica.
“Il personale medico è stato evacuato dall’ospedale governativo di Marjayoun, a Jdeidet Marjayoun, e quindi l’ospedale ha smesso di funzionare”, ha riferito la National News Agency (NNA) libanese.
La chiusura e l’evacuazione dell’ospedale solleva serie preoccupazioni sul fatto che gli abitanti della zona, sottoposta a pesanti bombardamenti israeliani, non avranno accesso alle cure mediche di cui hanno bisogno.
Quattro paramedici dell’Autorità sanitaria islamica sono stati uccisi venerdì mattina dopo essere stati colpiti da un drone israeliano vicino all’ospedale di Marjayoun.
Un drone israeliano ha colpito anche un’auto che trasportava feriti all’ospedale Martyr Salah Ghandour, nella città meridionale di Bint Jbeil. Tutte le persone all’interno del veicolo sono state dichiarate morte.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha affermato il 3 ottobre che il settore sanitario libanese ha faticato a gestire i pazienti feriti e che gli ospedali sono sovraccarichi.
Giovedì l’OMS ha anche dichiarato che almeno 28 operatori sanitari in servizio sono stati uccisi da Israele dall’inizio della settimana. Il numero è salito ad almeno 32 con l’uccisione dei quattro paramedici a Marjayoun.
Il Libano sta affrontando una grave crisi a causa della massiccia campagna di bombardamenti di Israele in tutto il Paese, compresa la capitale, che dal mese scorso ha ucciso circa duemila persone e ne ha sfollate oltre un milione.
Le persone sradicate dalle loro case nel sud del Paese, nella Bekaa a est e nel sobborgo meridionale della capitale possono essere viste in tutte le strade del centro di Beirut, dormendo su materassi e tende di fortuna.
Un funzionario delle Nazioni Unite ha dichiarato il 4 ottobre che i circa 900 rifugi per sfollati disponibili nel Paese sono pieni.
“La maggior parte dei circa 900 rifugi collettivi istituiti dal governo in Libano non ha più capacità”, ha dichiarato Rula Amin dell’UNRWA durante un briefing con la stampa nella capitale svizzera, Ginevra.
Nel frattempo, l’esercito israeliano continua le sue operazioni di terra nel sud del Libano. L’esercito israeliano ha diffuso filmati delle sue forze che si muovono in un villaggio distrutto e immagini di armi di Hezbollah che dice di aver confiscato.
Le forze israeliane stanno subendo pesanti perdite durante le loro infiltrazioni nel sud del Libano.
“Alle 11:00 di venerdì 4 ottobre, combattenti della Resistenza islamica hanno preso di mira una forza di veicoli e soldati nemici israeliani nella pianura di Maroun al-Ras con proiettili di artiglieria, infliggendo perdite confermate tra di loro, tra cui morti e feriti”, ha reso noto Hezbollah in una delle sue dichiarazioni del 4 ottobre.
Ha anche preso di mira diversi siti israeliani lungo il confine.
L’esercito israeliano ha ammesso la morte di nove soldati, da quando ha iniziato a infiltrarsi nel sud del Libano, all’inizio della settimana.
Hezbollah ha annunciato di aver ucciso 17 soldati e ufficiali israeliani solo giovedì.
Traduzione per InfoPal di F.L.
www,infopal.it