"L'idea di un disco di Papa Francesco mi è venuta il giorno della sua elezione. Quel saluto, 'Fratelli e sorelle, buonasera!', rivolto ai fedeli dal balcone della basilica di San Pietro resta nel ricordo come una carta d'identità di Bergoglio. Ci voleva un disco che facesse incontrare i suoi discorsi con i canti gregoriani e il rock per interpretare quell'approccio confidenziale, uno stile che non c'è mai stato in duemila anni di storia della Chiesa". Don Giulio Neroni, responsabile di Multimedia San Paolo, è il curatore artistico di Wake Up!, l'album in uscita il 5 novembre in Italia, il 13 novembre in Spagna e il 27 nel resto del mondo.
Don Neroni la definisce "un'operazione ardita", ma il disco rimane comunque nel solco della tradizione anche se con la sorpresa di far incontrare canti sacri e rock-progressive anche grazie alla presenza del tastierista Tony Pagliuca, uno dei membri fondatori delle Orme, che con il direttore d'orchestra Dino Doni ha riscritto e arrangiato i brani della tradizione sacra: "Abbiamo messo le mani sul canto gregoriano" spiega Pagliuca, "che da musicista ho sempre considerato troppo semplice anche se straordinario per il modo in cui ti insegna a non prevalere sugli altri, mentre i cantanti di oggi vorrebbero sempre primeggiare. Con il maestro Doni abbiamo cercato il meglio dell'armonizzazione e di inserire il ritmo, completamente assente nel Gregoriano, dando energia dove serviva e dove c'era la possibilità".
Di Wake Up!, verranno pubblicate inizialmente 100 mila copie fisiche a 15,99 euro. Poi verrà commercializzato in tutti i negozi digitali a 9,99 euro e in streaming gratuito su Deezer. Il dieci per cento dei ricavati, avvertono i curatori dell'iniziativa, verranno devoluti in beneficenza in favore di un fondo per i rifugiati.