All'inizio del prossimo anno è prevista una cerimonia nella città santa di Qom per la presentazione dell'esegesi coranica "Tasnim", l'opera in 80 volumi dell'Ayatollah Abdollah Javadi Amoli.
Morteza Javadi Amoli, figlio dell'autore, ha annunciato in una conferenza stampa che la cerimonia, programmata per il 20 febbraio 2025, sarà presenziata dall'Ayatollah Ali Reza Arafi, presidente dei seminari islamici iraniani. Morteza Javadi Amoli ha fatto sapere che cerimonie simili saranno organizzate anche in molti altri paesi.
L'esegesi Tasnim è il risultato delle lezioni di tafsir (interpretazione e commento del Corano) dell'Ayatollah Javadi Amoli tenute durante gli ultimi 40 anni.
L'esegesi copre tutti gli argomenti inerenti l'interpretazione del Corano discussi dagli studiosi sciiti e sunniti. L'opera è stata stilata in lingua persiana, anche se è prevista la traduzione graduale in diverse altre lingue.
L'Ayatollah Javadi Amoli ha proposto l'esegesi con un approccio di vasto campo con un focus su hadith, filosofia, etica e teologia, in modo che l'opera possa essere utile alla comunità accademica e ai ricercatori nelle discipline umanistiche.
Morteza Javadi Amoli, che dirige l'Isra International Foundation for Revelation Sciences, ha inoltre affermato che è previsto l'avvio di un dipartimento dedicato ad hoc all'esegesi Tasnim presso cui ricercatori e studiosi forniranno risposte a domande e opinioni sull'opera.
L'esegesi Tasnim è l'interpretazione più dettagliata del Sacro Corano nella storia dell'Islam. L'opera è stata stilata in lingua persiana, anche se è prevista la traduzione graduale in diverse altre lingue.
Il suo nome deriva dai versetti 27 e 28 della Surah Al-Mutaffifin: "E' mescolato (con l'acqua) del Tasnim. Una fonte da cui berranno coloro che sono vicini (ad Allah)".
Oltre alle tre fonti principali del tafsir, vale a dire il Corano, la Sunnah e l'Aql (intelletto), l'esegesi ha usufruito anche di un approccio di tipo letterario e di temi relativi alla mistica islamica.
Le lezioni dell'Ayatollah Javadi Amoli da cui deriva l'opera sono iniziate nel 1980 e si sono concluse nell'aprile 2020.
Nel 2006 l'opera è stata selezionata dall'ISESCO (Organizzazione islamica per l'educazione, la scienza e la cultura) come "il principale lavoro di ricerca nel campo degli studi islamici e coranici".
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