
PC. Il movimento libanese Hezbollah ha pubblicato una lettera aperta in cui riafferma il suo impegno per l’unità nazionale, la protezione della sovranità libanese, il mantenimento della stabilità interna, nonché il suo “legittimo diritto di resistere all’occupazione e all’aggressione”, ha riferito giovedì Al Mayadeen.
La lettera, indirizzata al presidente Joseph Aoun, al primo ministro Nawaf Salam, al presidente del parlamento Nabih Berri e al popolo libanese, ha anche affermato l’intenzione di Hezbollah di contribuire a costruire una posizione nazionale unitaria in risposta alla continua aggressione israeliana al Libano e alle persistenti violazioni dell’accordo di cessate il fuoco firmato nel novembre 2024, si legge nel rapporto.
Hezbollah ha sottolineato che, sebbene il movimento e il governo libanese abbiano rigorosamente rispettato il cessate il fuoco, Israele continua a violarlo via terra, aria e mare, ha aggiunto il rapporto.
Secondo il movimento, queste ostilità in corso, “unite al ricatto politico”, riflettono l’intenzione di Israele di imporre la sottomissione al Libano e di estorcergli concessioni, “in linea con i suoi interessi in Libano e nella regione, come dimostra la sua intenzione di annettere forzatamente la Cisgiordania”.
Il movimento ha criticato il “frettoloso errore governativo” riguardo alla questione del “monopolio delle armi”, sostenendo che questa mossa è stata utilizzata da Israele per chiedere il disarmo della Resistenza come precondizione per fermare l’aggressione, un elemento non incluso nei termini del cessate il fuoco e categoricamente respinto da Hezbollah, si legge nel rapporto.
Smantellamento delle capacità di armamento.
Hezbollah ha inoltre “affermato che la questione delle armi non dovrebbe essere soggetta a diktat stranieri o a interpretazioni opportunistiche da parte di attori esterni”.
Al contrario, nella lettera, il movimento “ha chiesto che qualsiasi discussione su questo argomento si svolga all’interno di un quadro nazionale basato sul consenso e su una strategia globale di sicurezza e difesa che protegga la sovranità del Libano”. Il gruppo ha avvertito che Israele “non prende di mira solo Hezbollah, ma sta lavorando attivamente per indebolire il Libano nel suo complesso”.
“L’obiettivo, affermava, è smantellare qualsiasi capacità di resistenza, indebolire lo Stato libanese e costringere alla sottomissione agli interessi sionisti e occidentali”, si legge nella lettera.
“Difesa legittima”.
“Come componente fondante del Libano, la nazione a cui ci impegniamo come patria definitiva per tutti i suoi figli, riaffermiamo il nostro legittimo diritto a resistere all’occupazione e all’aggressione”, si legge nella lettera.
“La difesa legittima non rientra nel quadro delle ‘decisioni di guerra o di pace’; piuttosto, è l’esercizio del nostro diritto a resistere a un nemico che impone la guerra alla nostra terra, si rifiuta di cessare i suoi assalti, cercando di sottomettere il nostro Stato”.
Hezbollah ha inoltre esortato tutte le fazioni libanesi ad adottare una posizione nazionale unitaria e dignitosa.
Nella lettera, il gruppo ha sostenuto che solo una tale unità può affrontare efficacemente le minacce esterne, difendere i diritti sovrani del Libano e resistere ai tentativi di privare il Paese della sua capacità di difendersi e mantenere la sua indipendenza.
Il rifiuto di Qassem.
Il governo libanese ha approvato un piano, il 5 agosto, basato su una bozza di proposta presentata dall’inviato speciale statunitense Tom Barrack, per porre tutte le armi, comprese quelle detenute da Hezbollah, sotto il controllo statale e ha incaricato l’esercito di elaborare e attuare il piano entro la fine del 2025, ha riportato l’agenzia di stampa Anadolu.
Il leader di Hezbollah Naim Qassem ha ripetutamente respinto la proposta e insiste sul fatto che le forze israeliane debbano ritirarsi completamente dal territorio libanese prima di deporre le armi.
Il Consiglio dei Ministri libanese si riunirà giovedì per discutere il secondo rapporto informativo dell’esercito sul processo di disarmo.
Non ci sono stati commenti immediati da parte delle autorità libanesi sulla lettera, ha dichiarato Anadolu.
Violazioni del cessate il fuoco.
La lettera di Hezbollah giunge nel contesto delle continue violazioni dell’accordo di cessate il fuoco da parte di Israele.
Al Mayadeen ha citato l’UNIFIL come fonte di conferma di un’ondata di violazioni israeliane via terra, aria e mare, inclusi sorvoli di ricognizione e bombardamenti limitati nei pressi di villaggi come Aita al-Shaab e Hula.
Questi incidenti hanno riacceso i timori di un nuovo scontro, provocando proteste ufficiali da Beirut e una rinnovata condanna del mancato rispetto della Risoluzione 1701 da parte di Tel Aviv, si legge nel rapporto.
Nell’ultima violazione del cessate il fuoco di giovedì, una persona è stata uccisa e altre tre sono rimaste ferite in un nuovo attacco aereo israeliano nel Libano meridionale, ha affermato il ministero della Salute. Il canale israeliano Channel 12 ha precedentemente affermato che Tel Aviv si sta preparando per un altro possibile round di combattimenti con Hezbollah.
Mercoledì, una persona è stata uccisa e un’altra è rimasta ferita in un attacco con un drone israeliano che ha preso di mira un veicolo nella città di Burj Rahhal, nel distretto di Tiro.
Traduzione per InfoPal di F.L.
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