
"Dati Istat ci dicono che oggi i musulmani d'Italia sono circa 1.700.000, le moschee sono oltre 700". Lo afferma Izzedin Elzir, imam di Firenze e presidente dell'Ucoii, l'Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia. "L'apporto dei musulmani determina il 4-5% del Pil nazionale, oltre a rappresentare un contributo fondamentale in termini demografici, culturali (creiamo dibattito), religiosi e sociali. In altre parole - continua Elzir -, l'Islam costituisce un valore aggiunto per l'Italia. Eppure, malgrado la Costituzione garantisca la libertà di religione, l'assenza di una legge conseguente fa sì che la comunità musulmana di fatto non sia riconosciuta dallo Stato italiano, con il quale non c'è un'Intesa". Il riferimento è al sistema delle Intese che regola i rapporti tra le istituzioni italiane e le religioni diverse dal cattolicesimo (con cui, invece, il rapporto è definito nel Concordato). Con altre religioni minoritarie, per esempio l'ebraismo o il buddismo, l'Intesa è stata definita da tempo.