Cambogia: sempre più musulmani saranno nominati come funzionari pubblici
Il ministro degli interni della Cambogia ha affermato che i cittadini musulmani qualificati saranno inseriti in vari dipartimenti dell'amministrazione locale in tutto il paese.
Sar Kheng ha fatto l'osservazione durante l'inaugurazione di una moschea nel comune di Kampong Luong, nella provincia di Kandal.
Il governo attuerà una politica di nomina di cittadini musulmani in posizioni amministrative in tutto il paese in modo che possano partecipare in modo più efficace allo sviluppo e al processo decisionale della loro comunità, ha affermato.
Kheng ha aggiunto che il governo ha già stabilito indicazioni in tal senso per nominare i membri giovani e attivi della comunità per il servizio pubblico in comuni, distretti e città dove vivono un gran numero gruppi etnici musulmani.
Kheng ha affermato: “Saranno eletti dal popolo per servire come funzionari pubblici. La priorità sarà per coloro che hanno meno di 60 anni e sono qualificati per essere nominati ufficiali di polizia o di polizia militare, soldati e funzionari civili in alcuni ministeri e istituzioni".
"La decisione diventa rilevante perché abbiamo appena aumentato il numero dei vicegovernatori a quattro in ogni città e due in ogni distretto", ha aggiunto.
Secondo Kheng, i funzionari musulmani ora prestano servizio in incarichi pubblici in 12 province e 50 distretti.
“In Cambogia non si sono verificati conflitti religiosi poiché il popolo ha sempre sostenuto l'unità nazionale al di sopra della discriminazione razziale e religiosa che il governo sottolinea anche nelle sue politiche”, ha sottolineato il ministro.
Lib Keu, una studentessa musulmana cambogiana che studia in Francia, ha affermato a tal proposito che la nuova politica di assumere più funzionari dalla comunità islamica non è solo un bene per la comunità ma anche per l'intero paese.
"In effetti questo doveva avvenire molto tempo fa."
Lam Socheat, direttore esecutivo dell'Advocacy and Policy Institute (API), interpellato sulla questione ha affermato che si tratta di una buona iniziativa in quanto la Costituzione chiarisce che ogni cittadino ha il diritto di candidarsi in tutti i settori del governo.
“Se sono qualificati dovrebbero essere autorizzati a diventare funzionari. Il reclutamento non deve basarsi sulla religione o etnia dei candidati", ha aggiunto.
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