Il presidente dell’Awqaf and Charity Affairs Organization ha descritto la Repubblica Islamica dell'Iran come portabandiera della promozione del Corano nel mondo islamico. L'Hojjat-ol-Islam Seyyed Mehdi Khamoushi ha parlato durante la cerimonia di chiusura della 48° edizione delle competizioni coraniche iraniane, tenutasi lunedì sera nella città di Sanandaj.
Riferendosi al successo delle competizioni coraniche in tutto il paese, ha ricordato che la Repubblica Islamica dell'Iran è orgogliosa di ospitare le competizioni coraniche internazionali più durature del mondo islamico. Khamoushi ha osservato che anche durante le restrizioni dovute al covid-19 queste competizioni sono andate avanti in modo online e la bandiera del Corano non è mai stata lasciata a terra. Sottolineando che gli eventi coranici rappresentano un'opportunità per regolare il percorso di vita personale con il Corano, ha auspicato che l'Iran diventi, nel vero senso della parola, la culla del Corano nel mondo islamico.
Il religioso ha inoltre affermato che il Sacro Corano è la carta di una vita virtuosa e una guida per la comunità dei credenti, e che qualsiasi comunità che ne faccia il centro della propria vita percorrerà il cammino della serenità e della dignità.
Sottolineando il costante confronto tra il fronte della verità e il fronte della menzogna nel corso della storia, Khamoushi ha ricordato gli eventi odierni nel mondo islamico, affermando che l'arroganza globale non riconosce nulla di ciò che è chiamata verità e cerca di imporre la sua menzogna ai popoli. "Recentemente, un funzionario americano ha dichiarato che se l'Iran rinuncia alla sua Rivoluzione Islamica sono pronti a negoziare! Ma la nazione iraniana si basa sul Corano e non rinuncerà mai ai suoi ideali divini".
Il religioso ha aggiunto che oggi tutte le telecamere del mondo stanno riprendendo i crimini degli Stati Uniti e del regime sionista a Gaza, e l'opinione pubblica mondiale si è resa conto che gli Stati Uniti sono la principale causa di oppressione contro il popolo della Palestina. "In tali circostanze, dobbiamo capire quale sia il fronte della verità e quale quello della falsità. I credenti dell'Iran sono dalla parte giusta, mentre i nemici dell'Islam sono dalla parte sbagliata".
In un'altra parte del suo discorso, riferendosi al versetto 18 della Surah Al-Hashr, "O credenti, temete Allah. Che ogni anima guardi a ciò che ha fatto per il futuro e tema Allah, perché Allah è ben informato sulle vostre azioni", ha affermato che la Taqwa (timor di Dio, pietà) non è solo l'astinenza individuale dal peccato, ma è piuttosto una taqwa sociale, che significa prendersi cura della fede e della responsabilità collettiva della Ummah islamica. "Un credente dovrebbe sempre riflettere su quale parte sta: quella della verità o quella della falsità".
L'Hojjat-ol-Islam Khamoushi ha inoltre sottolineato la necessità di una connessione con Dio, affermando: "L'universo non si basa esclusivamente sulla materia e sulla fisica; piuttosto, la gestione dell'universo è nelle mani di Dio Onnipotente. Se una persona non ha una connessione con Dio, sebbene sembri viva, in realtà è un morto che cammina". Secondo il religioso la vera vita ha un significato quando l'anima di una persona è unita a Dio. "Chiunque trascuri il ricordo di Dio nella sua vita è in realtà morto interiormente". Khamoushi ha quindi descritto la recitazione quotidiana del Corano come essenziale per ogni credente, affinché l'anima umana possa vivere con la parola di Dio.
Khamoushi ha concluso il suo intervento ringraziando coloro che hanno partecipato all'organizzazione della 48° edizione delle competizioni coraniche iraniane e la popolazione di Sanandaj che, con la loro presenza, hanno dato prova di unità islamica e di vicinanza al Sacro Corano.
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