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“Il Corano è la fonte della conoscenza”: Gran Ayatollah sollecita l’uso di strumenti di intelligenza artificiale basati sulla fede

23:33 - November 14, 2025
Notizie ID: 3492160
Tehran-Iqna- Il Gran Ayatollah Makarem Shirazi ha affermato che l'intelligenza artificiale dovrebbe essere utilizzata con l'intento di promuovere il Corano, definendo tale lavoro una forma di servizio all'Islam
“Il Corano è la fonte della conoscenza”: Gran Ayatollah sollecita l’uso di strumenti di intelligenza artificiale basati sulla fede
 
Il Gran Ayatollah Makarem Shirazi ha affermato che l'intelligenza artificiale dovrebbe essere utilizzata con l'intento di promuovere il Corano, definendo tale lavoro una forma di servizio all'Islam.

L'Ayatollah Naser Makarem Shirazi ha parlato durante un incontro con il presidente, i ricercatori e gli studiosi del Noor Computer Research Center for Islamic Sciences.
L'incontro si è tenuto per presentare una piattaforma basata sull'intelligenza artificiale chiamata Chat with Tafasir, progettata per aiutare gli utenti ad interagire con i commenti coranici classici.

Il Gran Ayatollah ha elogiato i risultati del centro sottolineando che i seminari islamici "non sono rimasti indietro in ambito scientifico e tecnologico", aggiungendo che essi sono "pionieri nell'uso dell'intelligenza artificiale al servizio del Corano e degli insegnamenti degli Ahl al-Bayt (AS)".
 
Il religioso, citando un passaggio del Nahj al-Balagha, ha affermato: "In verità Dio non ha ammonito nessuno con qualcosa di simile al Corano... In esso c'è la sorgente del cuore e le fonti della conoscenza, e nulla purifica il cuore tranne esso".

Ha quindi descritto il Corano come "una fonte di conoscenza" e "il criterio tra verità e falsità".
"Ogni volta che un credente vi ritorna, la sua comprensione aumenta e la sua ignoranza diminuisce" ha sottolineato.
 
L'Ayatollah Makarem Shirazi ha in seguito citato il versetto 16:89 del Corano: "Vi abbiamo fatto scendere il Libro come spiegazione di ogni cosa, come guida, misericordia e buona novella per i musulmani", sottolineando che il versetto indica che il Corano contiene tutto ciò che è necessario per la guida dell'umanità. "Se non troviamo qualcosa nel Corano, la carenza è nella nostra comprensione, non nel libro di Dio", ha aggiunto.

Ha ricordato che l'esegesi coranica era un tempo considerata non scientifica, ma ora è riconosciuta come un campo rigoroso che richiede analisi linguistica, ricerca del contesto e studio dettagliato dei significati.
L'intelligenza artificiale, ha osservato, può rendere questo lavoro "più preciso, più veloce e meglio documentato".
 
Lo studioso ha sollecitato una maggiore comunicazione pubblica su tali conquiste tecnologiche. Molti progetti di valore, ha affermato, "non vengono pubblicizzati" e i media dovrebbero mostrare come i seminari islamici stiano progredendo nella scienza e nella tecnologia. Sensibilizzare, ha sostenuto, contribuisce a rafforzare la motivazione per ulteriori ricerche.
 
Lo studioso, citando il versetto 8:60 del Corano — "Preparate contro di loro tutta la forza che potete" — ha affermato che il concetto si applica oggi non solo alla prontezza militare, ma anche ai campi culturali e intellettuali. "Oggi la battaglia è culturale e dobbiamo dotarci di strumenti scientifici e di intelligenza artificiale".

L'Ayatollah Makarem Shirazi ha infine sottolineato il potenziale dell'intelligenza artificiale nella traduzione e nell'analisi dei tafasir (commenti del Corano) ed ha espresso la speranza che strumenti simili possano essere applicati alla giurisprudenza, ai principi del diritto islamico, alla biografia e alla storia islamica.
 
 
 
 
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